Il gruppo consiliare di minoranza, Cuore vibonese guidato da Giuseppe Cutrullà, attacca l’esecutivo Romeo per il mancato finanziamento del progetto Bici in Comune, bando promosso a suo tempo dal Ministero per lo Sport e i Giovani con l’obiettivo di finanziare iniziative che promuovano la mobilità ciclistica favorendo lo sviluppo del cicloturismo.

Tra i 20 Comuni vibonesi che hanno aderito al bando, soltanto 3 sono riusciti a centrare l’obiettivo: DrapiaFrancica e Jonadi. Quello di Vibo è stato escluso per esaurimento delle risorse disponibili, non avendo raggiunto una posizione utile in graduatoria. «A fronte di circa un quarto dei Comuni italiani che hanno risposto all’Avviso pubblico – sottolinea il Cuore Vibonese -, sono ben 201 gli enti finanziati, per un totale di 12,6 milioni di euro messi a disposizione dal Governo. Tra questi non figura il Comune di Vibo Valentia, che si è classificato al 322° posto, ben lontano dalla soglia utile per ottenere i fondi».

I consiglieri incalzano e aggiungono: «Un dato che parla da sé e che segna l’ennesima battuta d’arresto di questa amministrazione, incapace persino di intercettare risorse pensate per interventi tanto strategici quanto accessibili. La partecipazione a bandi nazionali non è un’opzione, ma una necessità per territori come il nostro, che hanno un disperato bisogno di risorse per crescere, innovarsi e offrire ai cittadini servizi all’altezza».

E ancora: «A nulla vale la propaganda e la narrazione dei ”novelli amministratori” che si vantano quotidianamente del lavoro avviato da altri. Progetti come la riqualificazione della Piazza di Porto Salvo, i lavori di Viale Affaccio, il futuro Parco della biodiversità o il sottopasso di Vibo Marina sono infatti eredità dirette della precedente amministrazione, che si è distinta, è bene ricordarlo, facendo il pieno sui fondi Pnrr e per essere arrivata seconda a livello nazionale per un finanziamento di oltre 3 milioni di euro per la messa in sicurezza della Ss18. Al contrario – continuano -, oggi assistiamo a un ritorno al passato, a quando Vibo guardava gli altri ricevere fondi e avanzare, restando ferma al palo. La tanto sbandierata ”discontinuità” si è rivelata un bluff: non solo non si riescono a completare i progetti già avviati, ma nemmeno a partire da zero con qualcosa di nuovo. E senza finanziamenti, è evidente, nessuna opera potrà mai essere avviata».

La compagine ispirata da Vito Pitaro, ne ha per tutti e si rivolge anche ai pentastellati vibonesi: «Sorprende, ma fino a un certo punto, il silenzio del Movimento 5 Stelle, che nella precedente consiliatura faceva della mobilità sostenibile una bandiera sventolata ad ogni occasione. Ora che è parte integrante della maggioranza, non riesce nemmeno a ottenere risultati su quello che riteneva il proprio terreno di battaglia».

In chiosa, altrettante critiche aspre sono state lanciate contro l’attuale governo della città, definito: «Un fallimento nel fallimento. Invece di concentrarsi su una concreta progettualità per la città, questa amministrazione sembra più impegnata a creare un costante spettacolo di divisioni e polemiche sterili, alimentando una scena politica frammentata con continui passaggi tra gruppi e logiche interne che poco giovano a Vibo. Forse il vero freno al cambiamento risiede proprio in questa incapacità di guardare oltre il teatrino quotidiano. Questa amministrazione si avvia a diventare la più sterile della storia recente della città. Nessuna visione, nessuna capacità progettuale, nessuna strategia per il futuro. Solo annunci, conferenze stampa e tentativi goffi di intestarsi risultati non propri. Intanto, Vibo resta fuori. Ancora una volta».