venerdì,Aprile 26 2024

Coronavirus e ospedale di Vibo, la dura denuncia dei sindacati: «Alto il rischio di contagi»

Percorsi Covid inadeguati, tenda preposta mai attivata, pazienti accanto agli utenti, locali non sanificati e tamponi non eseguiti a tutti i dipendenti

Coronavirus e ospedale di Vibo, la dura denuncia dei sindacati: «Alto il rischio di contagi»

“In questi giorni di grave emergenza sanitaria, unitariamente, come sindacati di categoria Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Nursing Up, Fials e Fsi, non abbiamo esitato a segnalare le nostre preoccupazioni circa la “gestione” poco lineare e chiara da parte dell’Asp di Vibo Valentia, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e la salute del personale sanitario e para sanitario”.

“Oggi molte criticità permangono – sottolineano i sindacati – soprattutto per quanto riguarda i percorsi Covid – interni ed esterni – all’ospedale di Vibo Valentia. Il paziente Covid che arriva, infatti, all’ospedale viene ricevuto presso il locale triage adiacente l’ingresso del Pronto soccorso che riceve tutti gli utenti prima di essere indirizzato verso il triage Covid; da quello che ci risulta non è stata mai attivata la tenda preposta, che invece è distante dal Pronto soccorso. [Continua dopo la pubblicità]

A quel punto, se il paziente deve fare la Tac, anche se portato in ambulanza, senza una barella apposita per biocontenimento deve seguire il consueto corridoio della Radiologia per arrivare alla Tac, per poi far ritorno in Pronto soccorso con la sola precauzione di far allontanare gli altri utenti presenti, e con una sanificazione che avviene subito dopo.

Cosa succede se la sanificazione, di tutti i locali interessati, non viene fatta idoneamente? Che tutto il personale ed i numerosi utenti che si trovano a condividere quei luoghi sono soggetti a rischio contagio.

Ospedale Jazzolino di Vibo Valentia

Stesso problema, dunque, sorge quando i pazienti ricoverati devono fare dei controlli radiografici o tac, perché devono essere trasportati sempre senza apposita barella per biocontenimento, attraverso il corridoio principale che collega la scala B (quanto, per capirci, il corridoio che percorrono anche i bambini che vanno in pediatria).

Altro problema è che ad oggi c’è nella disponibilità un solo sanificatore utilizzato anche per gli altri presidi e ciò genera enormi disagi. Da quanto ci risulta, inoltre, non è prevista la sanificazione dei locali, dei percorsi e degli ascensori in modo programmato.

L'Asp di Vibo

Come se non bastasse, ancora non è stato effettuato il tampone a tutti i dipendenti, con priorità a quelli delle U.O. Covid e al tutto personale del Pronto soccorso. Si aggiungano anche le criticità generate per i pazienti Covid o sospetti che hanno necessità di eseguire la dialisi e che dall’atrio principale devono arrivare al primo piano scala A, dove è ubicata la Chirurgia, sempre senza apposita barella, in un’area frequentata da tanti operatori ed utenti.

Rimane il quesito se l’Azienda si è attivata a garantire a tutti i dipendenti i DPi nel lungo periodo”. In sindacati di categoria si aspettano quindi delle “risposte immediate e chiarificatrici da parte del management dell’Asp vibonese, pronti a tutelare la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti anche rivolgendoci alle istituzioni preposte nel caso in cui si continui a tergiversare su criticità piuttosto serie in questo difficile momento emergenziale”.

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