venerdì,Marzo 29 2024

Covid nel Vibonese, prorogata la reperibilità per il 118. Nell’Unità di crisi entrano altri due membri

I contagi non si arrestato e l'Asp di Vibo prende provvedimenti per far fronte all'emergenza. Sanitari e autisti ancora disponibili h24 e intanto la nuova struttura aziendale si arricchisce di due nomi

Covid nel Vibonese, prorogata la reperibilità per il 118. Nell’Unità di crisi entrano altri due membri

Il Covid non accenna a dare tregua e l’Asp di Vibo Valentia continua a ricorrere a tutta una serie di provvedimenti utili alla battaglia contro il virus. Nelle ultime settimane l’aumento esponenziale dei contagi ha mandato in tilt tracciamento ed esecuzione dei tamponi molecolari. E inevitabilmente la crescita dei casi positivi fa salire anche la pressione su sanitari e strutture in prima linea nell’assistenza dei contagiati. Negli ultimi giorni diversi sono stati i provvedimenti adottati dall’Azienda sanitaria per tentare di fronteggiare l’emergenza: dal potenziamento delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) alla proroga dell’espletamento delle prestazioni aggiuntive da parte dei medici del Pronto soccorso, fino all’istituzione di una Unità di crisi aziendale. Nelle ultime ore, poi, il commissario straordinario Maria Pompea Bernardi ha vergato altre due delibere. [Continua in basso]

Prorogata la reperibilità Covid del 118

Con la prima, viene prorogata la reperibilità Covid-19 h24, da lunedì a domenica, per il personale medico e infermieristico e gli autisti del 118. La proposta – a cui poi è seguito l’ok del commissario dell’Asp – è arrivata direttamente dai vertici del Servizio emergenza urgenza 118, al fine di dare una pronta risposta alle esigenze del territorio stante la considerevole crescita dei contagi e, dunque, verosimilmente, anche delle richieste di intervento. Tale reperibilità h24 dedicata ai pazienti Covid è stata istituita per la prima volta il 18 marzo del 2020 e poi riconfermata nell’aprile dell’anno successivo «per esigenze straordinarie»; ora è prorogata per ulteriori tre mesi, tenuto conto che lo stato di emergenza sarà in vigore in Italia fino al 31 marzo.

Altri due membri per l’Unità di crisi

Con un’altra delibera, poi, l’Unità di crisi per l’emergenza Covid istituita pochi giorni fa è stata arricchita di due nuovi nomi. Si è infatti ritenuto «utile e necessario» – si legge nel provvedimento vergato dal commissario Bernardi – includere nella struttura anche il direttore dell’U.o. di Pronto soccorso e Medicina d’urgenza e il dirigente dell’U.o. Gestione tecnico patrimoniale. Si tratta rispettivamente di Vincenzo Natale e Michela Soriano, che si aggiungono dunque agli altri dodici componenti dell’Unità di crisi, ossia: Maria Bernardi (commissario straordinario); Antonio Talesa (referente sanitario aziendale); Anna Maria Renda (Covid Manager); Antonio Giordano (responsabile servizio vaccinazione del dipartimento di prevenzione); Luigi Condina (dirigente farmacista); Espedito Moreno (responsabile risk manager); Angelo Michele Miceli (direttore sanitario di presidio); Antonino Orlando (staff direzione aziendale); Antonio Cirillo (responsabile servizio professioni sanitarie); Nicola Nocera (responsabile ufficio Centro unico prenotazioni); i dottori Nazzareno Brissa e Nicola Grillo. [Continua in basso]

L’Unità di crisi aziendale è stata creata per la necessità di «un continuo aggiornamento dei provvedimenti da adottare». I quattordici componenti dovrebbero riunirsi almeno una volta a settimana, con lo scopo di «programmare e organizzare le azioni da intraprendere nell’evolversi della situazione pandemica». Nella delibera, poi, si precisa che la creazione di tale struttura non comporta oneri aggiuntivi per l’Asp, «fatto salvo il ricorso a eventuali fondi economici dedicati all’emergenza Covid utilizzabili per le attività di che trattasi».

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