venerdì,Aprile 19 2024

Solo sei posti di Riabilitazione all’ospedale di Serra: «Continua la presa in giro dell’Asp»

Duro attacco dei componenti del gruppo "Serra al Centro" Nensy Rachele e Gregorio De Caria, che si rivolgono anche al sindaco: «Reagisca all'ennesimo scippo per il nostro territorio»

Solo sei posti di Riabilitazione all’ospedale di Serra: «Continua la presa in giro dell’Asp»
L'ospedale di Serra San Bruno
Nensy Rachele e Gregorio De Caria

«In origine erano 20, adesso solo 6. Continuano i giochi di prestigio, ai danni del presidio ospedaliero di Serra San Bruno, che fanno retrocedere il diritto alla salute nel territorio montano di ben 50 anni». Si esprimono così i componenti del gruppo “Serra al Centro” Nensy Rachele e Gregorio De Caria a proposito dei posti letto riservati alla Riabilitazione post acuzie da attivare all’ospedale “San Bruno”: nell’aprile del 2019 se ne prevedeva 20, ora una delibera dell’Asp di Vibo ha disposto la realizzazione di soli 6 posti a causa della mancanza di fondi. Una riduzione «inspiegabile», secondo il gruppo che da tempo si batte per l’implementazione dei servizi nell’ospedale di Serra. «Una delibera che non soltanto getta una scure su posti letto dopo che il presidio sanitario serrese è stato privato di numerosi altri servizi sanitari – spiegano Rachele e De Caria -, ma che rappresenta una semplice dichiarazione di intenzione. In concreto la delibera non prevede impegni di spesa, né per gli interventi strutturali, tantomeno per quelli tecnologici e, da quello che ci risulta, nel piano del fabbisogno approvato di recente dalla Regione per l’anno in corso è prevista l’assunzione di un solo medico fisiatra». [Continua in basso]

«Aprire eventualmente sei posti anziché venti – proseguono – è inopportuno perché anche per sei posti letto gli standard minimi di accreditamento prevedono l’intero personale di un modulo di 20 pl ovvero 4 fisiatri, 8 fisioterapisti, 6 infermieri e 12 oss. E siccome, come dicevano i latini quod non est in actis non est in mundo, ecco che la traduzione plastica di quanto messo nero su bianco dal management sanitario vibonese ha una sola definizione: presa in giro. Una chiara azione di prepotenza da parte dell’Asp di Vibo Valentia che dopo la partecipazione al Consiglio comunale aperto del commissario Giuliano, dimostra apertamente di non voler ascoltare la voce del territorio. E se gli atti di indirizzo di appena qualche anno fa andavano nella direzione del mantenimento dei servizi e di ampliamento dell’offerta sanitaria del “San Bruno” con la previsione di nuovi, quelli attuativi del commissario sembrerebbero far trasparire atti d’indirizzo che vanno nella direzione contraria».

La protesta dei sindaci davanti all’ospedale di Serra

Quindi il riferimento al sindaco, che dieci giorni fa non aveva preso parte alla manifestazione dei primi cittadini delle Serre davanti all’ospedale: «A questo punto, una presa di posizione del primo cittadino di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, non è soltanto opportuna ma necessaria, per viaggiare unitamente agli altri sindaci e alle associazioni sulla strada della protesta, reagendo contro l’ennesimo scippo ai danni di un territorio considerato dalla politica come serbatoio di voti e dall’Azienda sanitaria vibonese come una terra da non considerare. Sull’ospedale di Serra San Bruno – è l’amara conclusione – stanno scorrendo i titoli di coda».

LEGGI ANCHE: Riabilitazione ospedale di Serra: dei venti posti previsti l’Asp ne realizza solo sei. Non ci sono fondi

Manifestazione dei sindaci delle Serre a difesa dell’ospedale, ma il sindaco Barillari non c’è – Video

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