giovedì,Maggio 16 2024

Ospedale di Tropea, pazienti in fila fuori al caldo per accedere al Pronto soccorso

La calura di questi giorni che non perdona mette a dura prova anche anziani e soggetti fragili

Ospedale di Tropea, pazienti in fila fuori al caldo per accedere al Pronto soccorso
L'ospedale di Tropea e nel riquadro i pazienti all'esterno ed in fila per accedere al Pronto Soccorso

Continuano i disagi per l’utenza del nosocomio di Tropea e, questa volta, i fatti registratisi qualche giorno fa all’esterno del Pronto soccorso chiamano in causa le alte temperature di questi giorni. «Non è la prima volta che a noi pazienti ci viene chiesto di “attendere fuori il proprio turno”, ma con la forte calura di questi giorni è davvero improponibile rimanere fuori dall’ospedale ad aspettare. Il disagio maggiore – spiegano alcuni utenti – grava sui più deboli e gli anziani che, magari, sono stati trasportati lì proprio per un malore dovuto al caldo eccessivo». Come evidenziano anche alcune fotografie, «nell’area esterna di accesso al Proto soccorso sono presenti delle panchine che, specie in caso di forte affluenza di pazienti, vengono utilizzate come estensione della sala d’attesa interna». Ciò che denuncia l’utenza è dunque che «l’ospedale non sia adeguatamente attrezzato per accogliere chi ha bisogno di soccorso ma deve attendere in fila».

«La forte vocazione turistica di Tropea da anni sembra non sfiorare l’interesse dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia – incalzano alcuni pazienti -. Turisti e visitatori giungono da tutte le parti del mondo per ammirare le bellezze di questo nostro territorio, godere di preziosi momenti di relax, ma se malauguratamente qualcosa va storto e si ha urgenza di andare in ospedale allora i disagi e le situazioni incomprensibili ecco che insorgono. Non c’è una stanza capiente, un climatizzatore o un distributore gratuito di acqua. Neppure nel villaggio più sperduto dell’Africa i medici vengono lasciati ad operare in tali condizioni o i pazienti vengono ammassati al caldo. Troviamo scandalosa questa situazione ed è giusto che se ne parli e si faccia rumore, perché il servizio ospedaliero deve essere erogato appieno e senza lasciare spazio a situazioni paradossali».

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