Bivona, tutto pronto per la firma dell’accordo per la valorizzazione della Tonnara
Critiche da parte dello storico Montesanti: «Evento poco opportuno, sull’albo del Comune non figura l’obbligatorio contratto di concessione demaniale per l’uso, né alcun atto relativo alla istituzione del Museo»
Giovedì 16 maggio alle ore 17, all’interno della Tonnara di Bivona verrà siglato, tra il Comune di Vibo Valentia e l’Ente parchi marini regionali, un accordo finalizzato alla valorizzazione del bene storico- monumentale. Prevista inoltre una conferenza stampa alla quale parteciperanno il sindaco della città, Maria Limardo, il commissario dell’ente Parchi marini regionali, Raffaele Greco, il comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Marina, Luigi Spalluto e il direttore generale del Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente della Regione Calabria, Salvatore Siviglia. Si registra, in merito, un intervento dello storico Antonio Montesanti, convinto fautore della necessità della valorizzazione della Tonnara, che esprime alcune riserve riguardanti l’evento in programma.
«Ritengo poco opportuno questo evento- commenta Montesanti- visto che si svolge all’interno di un bene demaniale, senza aver visto pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Vibo l’obbligatorio contratto di concessione demaniale per l’uso, né alcun atto relativo alla istituzione del Museo finanziato dallo stesso dipartimento. L’assenza all’incontro di un rappresentante del Demanio (istituzione ben diversa dalla capitaneria di Porto) preoccupa ulteriormente. Quello che doveva essere un finanziamento che metteva a valore un bene identitario a favore della comunità con l’istituzione di un Museo del Mare, che ne promuovesse la cultura e le occasioni di partecipazione consapevole, è diventato una pratica da chiudere al più presto e nel peggiore dei modi. Capisco che il commissario dell’Ente Parchi Marini abbia necessità di una sede, e mi auguro che ciò accada al più presto, ma dispiace che non abbia colto la necessità che questo avvenga nelle modalità previste da un contratto concessorio che, allo stato, non risulta vi sia. L’importante non è aprire la Tonnara – rimarca Montesanti- per l’ennesimo spot elettorale, ma aprirla nella pienezza dei servizi culturali per la quale il restauro è stato finanziato a favore della comunità tutta».
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