domenica,Gennaio 26 2025

Rsa Don Mottola, la protesta dei familiari dei ricoverati: «L’Asp ha restituito 2,5 milioni non spesi per la gratuità del servizio»

La struttura di Drapia vive uno strano paradosso: ha le carte in regola per operare nel settore pubblico ma i contratti non vengono siglati. Domani sit-in dinanzi alla sede dell’Azienda sanitaria provinciale: «Sindaci e associazioni ci sostengano»

Rsa Don Mottola, la protesta dei familiari dei ricoverati: «L’Asp ha restituito 2,5 milioni non spesi per la gratuità del servizio»
Il Don Mottola Medical Center

Il Comitato dei familiari dei pazienti ricoverati nel Don Mottola Medical Center di Drapia ha deciso di scendere in piazza per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla grave situazione che stanno ritrovando a vivere. Una protesta che mira a far emergere l’assenza di strutture socio-sanitarie adeguate nel territorio dell’Asp di Vibo Valentia, un vuoto che obbliga molti cittadini a ricorrere a soluzioni alternative e a sostenere pesanti costi per l’assistenza dei propri cari. E quando le strutture ci sono, come il Don Mottola di Drapia, non vengono messe nelle condizioni di operare.

Il comunicato, che annuncia il sit-in di sensibilizzazione indetto per il 2 dicembre, denuncia l’impossibilità di accedere a cure di riabilitazione estensiva e Rsa medicalizzate nella provincia vibonese. «I nostri familiari, affetti da patologie croniche e altre disabilità, necessitano di un ricovero in strutture adeguate, ma nel territorio non esistono strutture pubbliche in grado di rispondere a queste esigenze» affermano i familiari dei pazienti, sottolineando il grave disagio derivante da questa mancanza.

Il Comitato fa riferimento alla necessità di garantire una risposta adeguata per i pazienti, evidenziando che da circa due anni il Don Mottola Medical Center, situato a Drapia, è stato accreditato per erogare questi servizi, ma non è mai stato contrattualizzato dall’Asp di Vibo Valentia. Nonostante il favore dell’utenza per l’alta qualità dei servizi offerti, il centro non ha potuto usufruire dei fondi previsti per erogare le prestazioni in maniera gratuita, come sarebbe dovuto. «Nonostante le tante richieste presso la Regione e l’Asp, il centro non ha ancora ottenuto la contrattualizzazione» spiegano dal Comitato, che evidenzia come la mancata attivazione del servizio stia gravemente compromettendo il diritto alla salute delle persone.

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Nel mese di agosto 2023, la Regione Calabria aveva assegnato all’Asp di Vibo Valentia una somma di 2 milioni e 225mila euro per implementare nuovi servizi, tra cui quelli offerti dal Don Mottola Medical Center. Tuttavia, a causa di difficoltà burocratiche, il 21 dicembre 2023 l’Asp ha firmato un contratto con il centro, ma con una validità di soli dieci giorni e senza possibilità di proroga. «Nei dieci giorni di validità contrattuale, non venivano attivate le necessarie procedure per autorizzare i ricoveri. Le giustificazioni fornite erano banali, come il personale in ferie e le festività» affermano i familiari, che lamentano come la situazione non abbia prodotto alcun beneficio per i pazienti.

A peggiorare la situazione, i fondi assegnati dalla Regione sono stati restituiti all’amministrazione regionale, impedendo così l’implementazione di quei servizi fondamentali. «L’Asp ha restituito alla Regione Calabria i 2 milioni e 225mila euro destinati ai servizi, non utilizzandoli», spiegano con amarezza, sottolineando che la ripartizione dei fondi per il 2023 ha escluso ancora una volta la possibilità di contrattualizzare il centro.

Nel mese di ottobre 2024, un fondo residuo della spesa socio-sanitaria e del Pnrr è stato destinato temporaneamente a finanziare un progetto di continuità assistenziale per i pazienti, valido dal 4 ottobre al 31 dicembre 2024. La somma, pari a 605.885 euro, è stata formalizzata con la Delibera 1757 del 4 ottobre 2024. Tuttavia, ad oggi, il Comitato segnala che da parte della struttura commissariale non ci sono stati riscontri, e il silenzio persiste. 

«Sono passati quasi due mesi e da parte della struttura commissariale il silenzio ed il rifiuto assoluto di un incontro» affermano i familiari che temono che anche questo fondo venga restituito alla Regione senza mai essere utilizzato. Il Comitato denuncia inoltre che, nel corso del 2024, l’Asp di Vibo Valentia ha pagato 2 milioni e 500mila euro per 67 pazienti ricoverati fuori regione, mentre avrebbe potuto utilizzare strutture già accreditate nel territorio. «Invece di attivare i centri accreditati locali, si è preferito pagare per ricoveri fuori regione».

Per tutte queste ragioni, il Comitato ha deciso di organizzare un sit-in di protesta previsto per domani a partire dalle ore 10:00, davanti alla sede dell’Asp di Vibo Valentia, invitando a partecipare tutti i sindaci del Vibonese, il prefetto e il questore di Vibo nonché il garante regionale della salute.

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