domenica,Luglio 27 2025

Laboratori d’analisi in tilt, l’Asp di Vibo annuncia il superamento dell’emergenza: «Il server è tornato a regime»

Il commissario Piscitelli spiega che è stato concluso l’intervento informatico per rimediare allo stop che durava orami da una ventina di giorni. Ma i problemi che attanagliano la sanità vibonese sono tanti: «Eravamo fermi agli anni del Covid, basti pensare che all’ospedale Jazzolino ci sono 50 posti in meno rispetto a quelli previsti»

Laboratori d’analisi in tilt, l’Asp di Vibo annuncia il superamento dell’emergenza: «Il server è tornato a regime»
Il commissario dell'Asp di Vibo, Vittorio Piscitelli
Il laboratorio analisi dell’ospedale Jazzolino di Vibo

Come una macchina che deve scaldare il motore per raggiungere la piena efficienza, la rete vibonese dei laboratori d’analisi pubblici prova a ripartire, anche se tra qualche incertezza legata proprio al lungo stop. Negli ultimi 20 giorni, infatti, il server centrale che gestisce e dirama i referti è stato fuori uso a causa di danni subiti per una serie di black out. Da allora i disagi per gli utenti si sono accumulati giorno dopo giorno, con pazienti rispediti a casa e molti altri, quelli che loro malgrado non potevano aspettare, costretti a rivolgersi alle strutture private. Soltanto le analisi urgenti, come ad esempio quelle legate all’attività di Pronto soccorso o alle esigenze mediche dei malati oncologici, sono state possibili, ma con forti ritardi determinati dal fatto che gli operatori sono dovuti tornare a usare carte e penna per compilare i referti.

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«Oggi il server ha ripreso a funzionare e il problema è ormai superato al 99 % – spiega a Il Vibonese il commissario dell’Asp Vittorio Piscitelli –. Questa mattina c’è stato qualche ulteriore intoppo legato alla mancanza di un software ma nelle ultime ore è stato correttamente installato e ora si può dire che il sistema è a regime». Secondo l’ex prefetto che guida la terna commissariale a capo dell’Azienda sanitaria provinciale, ora ci sarà da smaltire «un po’ di arretrato». «Dopo tutti questi giorni di stop ovviamente il lavoro si è accumulato – spiega – quindi gli operatori saranno chiamati non soltanto a gestire le incombenze quotidiane ma anche a recuperare il tempo perso a causa del guasto al server».

Piscitelli sottolinea che è stato fatto il possibile per limitare i disagi all’utenza e l’Asp ha sempre avuto chiaro il quadro di grande difficoltà generato dal blocco dei laboratori di analisi non solo a Vibo, ma anche negli altri presidi sanitari di Serra San Bruno e Tropea.

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«Ogni giorno lavoriamo senza tregua per raddrizzare quello che abbiamo trovato quando ci siamo insediati – sottolinea -. Nel complesso si può dire che la sanità vibonese era ancora ferma al periodo del Covid. All’ospedale Jazzolino, ad esempio, ci sono 54 posti letto in meno rispetto ai 263 previsti dal Dca 78 del 2024. Una situazione di grande sofferenza operativa causata da molteplici motivi, a cominciare dalla necessità di adeguare alcuni reparti che al momento non possono essere a piena capienza». E poi c’è l’endemica mancanza di personale, aggravata dal mancato adeguamento burocratico del fabbisogno da parte della Regione. In altre parole, se la Cittadella non mette nero su bianco che manca il personale, l’Asp non può fare assunzioni a tempo indeterminato o comunque di almeno 6 mesi, potendo ricorrere solo a contratti trimestrali d’urgenza che però non allettano nessuno. Lo dimostra il recente bando per l’assunzione per tre mesi di 14 infermieri andato deserto. Situazione che Piscitelli aveva già illustrato proprio a Il Vibonese, lanciando un appello alla Regione affinché adeguasse il piano del fabbisogno. «Da allora ancora nessuna risposta, aspettiamo sperando che si sbrighino…».

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