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«Per la visita venga il 19 luglio 2023». Così si è sentito rispondere Annunciato Larosa che,  malato di diabete da 20 anni, di anni dovrà aspettarne altri 3 se vuole fare il controllo di routine che gli serve per tenere a bada la malattia. Non bastassero i 5 farmaci al giorno che deve assumere, e l’ansia di una vita trascorsa col rischio delle complicanze croniche che il male si porta dietro, per il pensionato di Rombiolo si aggiungere ora una disavventura amara. «È assurdo – sostiene Larosa – che lo Stato accetti di subire le conseguenze economiche e sociali di malattie invalidanti, senza garantire la fruizione di una visita che invece è essenziale». 

Liste di attesa arrivate a 3 anni, e a quanto pare la disavventura nell’Asp di Vibo Valentia sta capitando a molti malati di diabete che, come Larosa, sono costretti a autocontrolli quotidiani. Il semaforo rosso delle strutture pubbliche arresta i malati ad un bivio e Larosa arriva ad ammettere che «questa visita per me è essenziale e ovviamente non aspetterò fino al 2023, non ho altra scelta questa volta che ricorrere a qualche struttura privata dove mi dicono che i costi oscillano fino a 160 euro». 

C’è una beffa in più che Larosa ha scoperto quando all’ospedale di Nicotera gli è stata ugualmente prenotata la visita, ovvero che nel caso in cui un paziente non dovesse comunicare che rinuncia all’appuntamento va incontro al pagamento di una penale. «Tutto ciò è veramente grave – conclude il 66enne – anche perché ho saputo che l’attesa si sta allungando ed è arrivata pure fino al 2024».   

Visita diabetologica prenotata nel 2023, l’odissea di una 76enne vibonese
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