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Covid 19, somministrate 3.955 dosi di vaccino su 5.850 destinate all’Asp di Vibo

La prima fase della campagna vaccinale riguarda i medici del territorio. Istituita una nuova task force, potenziate le Usca. Il punto del commissario Bernardi

Covid 19, somministrate 3.955 dosi di vaccino su 5.850 destinate all’Asp di Vibo
Maria Bernardi (al centro) affiancata da Elisabetta Tripodi e Matteo Galletta

«Si lavora alacremente su tutti i piani per far fronte in modo incisivo alla emergenza pandemica». Lo ribadisce in una nota diffusa alla stampa l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. «Dall’atto del suo insediamento – è scritto – il nuovo commissario straordinario Maria Bernardi, coadiuvata dal direttore sanitario Matteo Galletta e dal direttore amministrativo Elisabetta Tripodi, ha avviato, per come anticipato nel corso della Conferenza Stampa di presentazione, numerose iniziative finalizzate a contrastare gli effetti del coronavirus sul tutto il territorio vibonese».

La campagna vaccinale

Ad oggi, su un totale di 5.850 dosi di vaccino destinate all’Asp di Vibo, sono state somministrate 2.619 prime dosi e 1.336 seconde dosi (in totale 3.955). «I soggetti a cui è stata somministrata la prima dose e il relativo richiamo – spiega l’Asp – sono tutti gli operatori sanitari dei presidi dell’Azienda». Sono state somministrate inoltre, «le prime dosi agli operatori dei laboratori privati accreditati ricadenti nel territorio di competenza, ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e ai medici delle postazioni di continuità assistenziale». L’equipe dell’Asp ha inoltre provveduto a somministrare le prime dosi anche agli operatori ed ospiti delle Rsa e strutture per anziani. Martedì prossimo, infine, saranno ultimate le vaccinazioni nelle case di riposto della provincia di Vibo Valentia.

Il Covid Team manager

Per affrontare questa nuova fase, è stato quindi istituito il «Covid Manager Team», coordinato dalla dottoressa Anna Maria Renda, a cui è stato affiancato un team di operatori con il compito di definire una serie di procedure operative di prevenzione a garanzia della salute pubblica. Nel dettaglio, il team si propone di «realizzare puntuali linee di indirizzo e raccogliere precise indicazioni epidemiologiche, organizzative e di processo per aggiornare passo dopo passo il percorso migliore ed eventualmente modificarlo in base alle esigenze che dovessero emergere dal monitoraggio quotidiano» Lo stesso team avrà anche il compito di formare tutto il personale aziendale coinvolto direttamente o indirettamente nel contenimento dell’epidemia. Sul fronte esterno «si sta immaginando di predisporre un sistema di comunicazione diretta – spiega l’Asp – tramite delle app per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, gli specialisti, i dirigenti scolastici e i referenti dei comuni».

Usca e comunicazione

E ancora, grazie anche al confronto con i medici dell’Asp di Crotone Meherabi Farhad e Luca Martino, sono state potenziate le Usca, le cui funzioni sono principalmente rivolte alle cure a domicilio per pazienti Covis (dimessi dalle strutture ospedaliere o mai ricoverati) con bisogni di assistenza compatibili con la permanenza al domicilio e per la cura al domicilio di pazienti con sintomatologia clinica sospetta per coronavirus. È stata poi istituita sul portale dell’Asp (www.aspvv.it ) una sezione in cui viene riportata una tabella che indica, comune per comune, il numero dei soggetti risultati positivi al Coronavirus che sono ricoverati e il numero dei soggetti in isolamento domiciliare.

Il personale potenziato

Infine è stato aumentato il personale per la comunicazione degli esiti ai cittadini sottoposti a tampone ed è stato disposto il potenziamento della dotazione strumentale con un maggior numero di computer da fornire agli operatori. A breve il personale sarà trasferito nella struttura sanitaria di Pizzo all’interno della quale sarà possibile utilizzare ampi spazi.

Il punto del commissario

«Occorre affrontare gli effetti legati all’emergenza Coronavirus con ferma consapevolezza e senso di responsabilità – afferma il commissario straordinario Maria Bernardi – In questo particolare e delicato momento l’obiettivo da perseguire è dettato dalla capacità di riorganizzare il sistema nella maniera più razionale, per sopperire alle numerose criticità presenti».

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