lunedì,Novembre 4 2024

A Mileto una giornata all’insegna del mitico Fausto Coppi

La città ha ospitato la nipote del “campionissimo” Giulia, figlia di Fausto Coppi junior. Ad accoglierla l’ex presidente regionale della Fci Mimmo Bulzomì

A Mileto una giornata all’insegna del mitico Fausto Coppi
Il monumento in onore di Coppi e Bartali

Quella per il ciclismo è una passione di lunga data a Mileto. Un amore che nell’arco dei decenni non ha conosciuto pause di sorta e che, in ultimo, nell’ottobre scorso è culminato con una tappa del Giro d’Italia proprio con partenza dalla cittadina normanna. Frutto e coronamento del certosino lavoro del patron di mille corse, nonché ex presidente regionale della Federazione ciclistica italiana, Mimmo Bulzomì, ma anche di una comunità intera che non vedeva l’ora di “vestirsi” di rosa. A conferma del fatto che Mileto continua ad assurgere a punto di riferimento sul territorio per questa disciplina, le iniziative che si susseguono in questo ambito (Pinocchio in bicicletta) e le presenze costanti di campioni e persone a vario modo legati al mondo delle due ruote. Nei giorni scorsi, a visitare la cittadina normanna è stata Giulia Coppi, nipote del “campionissimo” Fausto. Ad accoglierla, l’immancabile “amico di famiglia” Bulzomì, i membri del locale “Sporting Club” e numerosi appassionati del settore. La nipote del mito del ciclismo, in vacanza sulla Costa degli Dei con il fidanzato Marco, a Mileto nell’occasione ha fatto sosta davanti al monumento in onore del nonno, realizzato dal maestro Antonio La Gamba in occasione della partenza della tappa del Giro, per poi visitare le bellezze storico-artistiche della città elevata nel 1058 da Ruggero I d’Altavilla a capitale della propria contea. Tra queste, la maestosa basilica cattedrale, chiesa madre della più antica diocesi di rito latino del meridione d’Italia. Dopo l’immancabile cena che le ha permesso di gustare in un noto ristorante le specialità culinarie del luogo, il saluto all’amico Bulzomì, in attesa che a novembre a Mileto giunga papà Fausto junior, figlio dell’“Airone”, mito del ciclismo divenuto tale grazie alle imprese compiute a metà del ‘900 nelle più grandi competizioni mondiali.

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