mercoledì,Maggio 8 2024

Fondi europei, al Comune di Ionadi 350 mila euro per la scuola di Nao

Entusiasmo da parte del sindaco Arena per il finanziamento ottenuto: «Miglioreremo la qualità della didattica senza intaccare le casse comunali»

Fondi europei, al Comune di Ionadi 350 mila euro per la scuola di Nao
La sede municipale di Ionadi
Il sindaco di Ionadi Antonio Arena
Il sindaco Antonio Arena

Circa 350 mila euro. È questo il contributo che il Comune di Ionadi è riuscito ad ottenere dal Ministero dell’Istruzione, nell’ambito dei Fondi strutturali europei 2014-2020. Il finanziamento – così come spiega l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Prestia – «permetterà di mettere in sicurezza l’area gioco al servizio della scuola media della frazione Nao, già adibita a laboratorio didattico, e di garantire, quindi, l’attività sportiva all’aperto. Il contributo – aggiunge – sarà utilizzato al meglio per poter dare un strumento in più per la ripartenza ai ragazzi frequentanti la scuola (dopo il brutto periodo pandemico che, si spera, rimarrà un brutto ricordo), potendo usufruire di spazi adeguati alle normative vigenti e soprattutto fruibili per diverse attività, una su tutte quella di scienze motorie». [Continua in basso]

Entusiasmo per i fondi ottenuti esprime lo stesso sindaco Antonio Arena, il quale nell’occasione precisa che con la messa in opera di questi ulteriori interventi «tutti gli edifici scolastici presenti sul territorio comunale saranno stati oggetto di lavori già realizzati o in itinere, per quanto attiene la loro messa in sicurezza. La scuola primaria di Nao e la scuola dell’infanzia di Ionadi – prosegue al riguardo – sono state oggetto nei giorni passati di indagini strutturali e rilievi da parte dei rispettivi gruppi di progettazione, in vista della messa in sicurezza, a costo zero per il Comune, di tali strutture. In questo modo riusciremo a migliorare la qualità della didattica – conclude – offrendo uno strumento in più agli insegnati di scienze motorie e permettendo loro di esercitare al meglio il proprio lavoro, unendo la teoria alla pratica e usufruendo di nuovi spazi pienamente a norma».

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