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Disabilità grave, c’è il contributo economico per i familiari: 15 i comuni del Vibonese coinvolti

L’Ambito Territoriale di Vibo Valentia pubblica il bando per l'utilizzo delle risorse per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare: ecco chi ne ha diritto e a quanto ammonta il contributo: ecco chi può fare domanda

Disabilità grave, c’è il contributo economico per i familiari: 15 i comuni del Vibonese coinvolti
Il Comune di Vibo Valentia

Arrivano i fondi per la concessione del contributo economico a chi assiste un congiunto affetto da disabilità grave. L’amministrazione comunale di Vibo Valentia – in qualità di ente capofila dell’Ambito Territoriale numero 1 – ha infatti pubblicato l’Avviso per l’utilizzo delle risorse del fondo interministeriale per «il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare triennio 2018-2020». Oltre al Comune capoluogo – il quale, come detto, svolge il ruolo di ente capofila – fanno parte del suddetto Distretto socio-sanitario anche altri quattordici enti locali del territorio provinciale: Filadelfia, Filogaso, Francavilla Angitola, Francica, Ionadi, Maierato, Mileto, Monterosso, Pizzo, Polia, San Costantino, San Gregorio d’Ippona, Sant’Onofrio, Stefanaconi. Il bando, licenziato con determina della dirigente del settore Politiche sociali di Palazzo Luigi Razza, nonché responsabile dell’Ufficio di Piano, Adriana Teti, ha come obiettivo primario – si legge nell’Avviso – «quello di dare sostegno e sollievo al ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare, che, unito anche ad altre risorse per la non autosufficienza finalizzate all’assistenza domiciliare, consentano risposte omogenee sul territorio, migliorando la qualità di vita e promuovendo un percorso, centrato sulla persona e sui familiari». [Continua in basso]

I fondi da un decreto interministeriale

I fondi sono resi disponibili grazie a un decreto congiunto tra il Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 27 ottobre del 2020, i quali hanno ritenuto prioritario e necessario intervenire a sostegno della figura del caregiver familiare. Lo stesso decreto interministeriale dispone, quindi, il trasferimento alle Regioni delle risorse, che, a loro volta, vengono liquidate agli Ambiti Territoriali. A quello numero 1 di Vibo Valentia spetta l’assegnazione della complessiva somma di 85.488,94 euro, con una ripartizione in due tranche: un primo 40% di 33.107 euro ed un successivo 60% di 52.381 euro. Le istanze devono essere redatte utilizzando il modello allegato al presente avviso e presentate al Comune di Vibo Valentia,  in qualità di ente capofila dell’Ambito Territoriale Sociale, e pervenire entro il termine del 20 giugno 2022.

Ecco il contributo economico previsto per il caregiver

A seguito della valutazione della persona con disabilità o non autosufficiente da parte dell’équipe valutativa multidisciplinare e sulla base delle risorse disponibili, può essere attivato a favore del caregiver, quando presente, l’erogazione di un contributo economico mensile di 400 euro. Al contributo potranno accedere le persone in condizione di gravissima disabilità, con priorità a coloro i quali non hanno avuto accesso al vigente programma regionale per la “Non Autosufficienza” per mancanza di risorse. Le istanze di ammissione saranno accolte e valutate secondo precisi criteri e, quelle meritevoli di accoglimento, soddisfatte nel limite delle risorse disponibili con l’applicazione delle priorità fissate. L’accesso al beneficio è subordinato alla definizione di un Progetto di assistenza personalizzato per la persona anziana o il Progetto di Vita per la persona con disabilità, coerente con le finalità del presente Avviso pubblico e con la normativa nazionale e regionale in materia. [Continua in basso]

I beneficiari del contributo economico e a chi sarà data priorità

I destinatari degli interventi e dei contributi economici sono i caregiver familiari, come definiti dalla normativa vigente e secondo le Linee di indirizzo regionali. Verrà data priorità agli interventi nei confronti di caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima, così come definita dalla legge in materia: vale a dire “persone beneficiarie dell’indennità di accompagnamento o comunque definite non autosufficienti, e per le quali sia verificata almeno una delle seguenti condizioni: persone in condizione di coma, stato vegetativo oppure di stato di minima coscienza; persone dipendenti da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa (24/7); persone con grave o gravissimo stato di demenza;  persone con lesioni spinali fra C0/C5, di qualsiasi natura (nel caso di lesioni con esiti asimmetrici ambedue le lateralità devono essere valutate con lesione di grado A o B); persone con gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare; persone con privazione sensoriale complessa intesa come compresenza di minorazione visiva, con un residuo visivo non  superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione o con residuo perimetrico  binoculare inferiore al 10%, e ipoacusia, a prescindere dall’epoca di insorgenza; persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del Dsm-5; persone con diagnosi di Ritardo mentale grave o profondo; ogni altra persona in condizione di dipendenza vitale che necessiti di assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore,  sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche”. I destinatari saranno, inoltre, i caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali, comprovata da idonea documentazione. Programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione ed al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.

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