giovedì,Marzo 28 2024

Vibo, la scuola di Polizia esclusa dai corsi di formazione per gli allievi agenti

L'allarme della segreteria provinciale del Siulp che reputa tale scelta "inopportuna" e si appella a tutti i politici calabresi a intervenire

Vibo, la scuola di Polizia esclusa dai corsi di formazione per gli allievi agenti
Il segretario provinciale del Siulp Franco Caso

Corsi di formazione a rischio per la Scuola allievi agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia. Ad annunciarlo è il Siulp di Vibo Valentia dopo aver preso atto della volontà del Ministero dell’Interno sull’assegnazione del 220° Corso a sei Scuole del “centro-nord”: Cesena, Spoleto, Piacenza, Abbasanta, Brescia e Pescara. Una decisione che la segreteria provinciale del sindacato guidato da Franco Caso ritiene essere illogica, vista pure la numerosa aliquota di allievi meridionali e in particolare di allievi calabresi presenti negli elenchi, esprimendo pertanto il proprio disappunto per l’esclusione dell’Istituto di formazione di Vibo, unica Scuola della Polizia di Stato del Sud nel panorama nazionale. Un segnale negativo per la Scuola e per il territorio Calabrese, questa decisione diramata dal Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno che, oltre a sancire l’esclusione dalla rosa delle sei scuole scelte per l’avvio del corso di formazione, lascia l’amaro in bocca e sa di beffa, soprattutto in considerazione dell’enorme numero di allievi reclutati, 1383 e delle pari condizioni logistiche-organizzative che accomunavano l’Istituto Vibonese “ad almeno” quattro delle sei Scuole scelte per l’avvio del corso in parola. Infatti, le scuole di Piacenza, Abbasanta, Brescia e Pescara hanno una capienza simile o inferiore a quella dell’Istituto di piazza d’Armi e tra l’altro anche la Scuola di Vibo, dal 21 dicembre scorso avrebbe potuto “ospitare il 220° corso, ma ne è stata volutamente decretata la partenza solo pochi giorni prima. [Continua in basso]

La Scuola di Polizia di Vibo
Scuola Polizia di Vibo Valentia

Franco Caso, inoltre, aggiunge che “non si capisce dove verranno svolti alcuni corsi di specialità (es. Stradale, Postale, ecc) che in passato si tenevano ad esempio presso il Centro Addestramento di Cesena; forse, alla fine, potrebbe succedere addirittura un paradosso: i Centri di addestramento della Polizia di Stato formeranno allievi agenti e le scuole allievi agenti, forse, svolgeranno corsi di specialità?”. Secondo il Siulp, la partenza con questa distribuzione di allievi per il 220° Corso (che inizierà il 7 dicembre prossimo) lascia forte delusione sia nei formatori e sia nei poliziotti dell’Istituto d’Istruzione Vibonese. Il sindacato ha sottolineato che è sempre stato attento a questo tema e non può sottovalutare questa scelta inopportuna con cui l’Amministrazione ha deciso di lasciare fuori la Scuola di Vibo dal panorama formativo nazionale”. Per tali motivi la segreteria del maggiore sindacato di Polizia (con oltre 260 iscritti in provincia) si appella alla sensibilità dei politici della Calabria che già in un recente passato sono riusciti, magari conoscendo meglio di altri il territorio e le popolazioni residenti, a rilanciare e promuovere questo avamposto di legalità in un territorio di ’ndrangheta; tutto ciò, affinché l’Istituto di eccellenza Vibonese continui a svolgere la sua funzione, quella formativa, all’interno dell’Istituzione Polizia di Stato.

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