lunedì,Aprile 29 2024

Vibo, Protocollo d’Intesa tra Confcommercio Calabria Centrale e Unione Italiana dei Ciechi

Il documento siglato ha l'obiettivo di diffondere il più possibile la cultura dell'inclusione e la difesa delle persone con disabilità visiva

Vibo, Protocollo d’Intesa tra Confcommercio Calabria Centrale e Unione Italiana dei Ciechi

È stato siglato questa mattina il Protocollo d’Intesa tra la Confcommercio di Vibo Valentia e l’Unione Italiana dei Cechi  e degli Ipovedenti ETS – Sez. Territoriale “Giovanni Barberio” di Vibo Valentia. L’incontro è avvenuto presso la sede di Confcommercio di Vibo Valentia alla presenza del presidente Salvatore Nusdeo, del presidente dell’Associazione Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS, Sezione Territoriale “Giovanni Barberio” di Vibo Valentia, Giuseppe Bartucca, dell’assessore alle Attività Produttive del Comune di Vibo Valentia, Carmen Corrado, del direttore di Confcommercio Calabria Centrale, Giovanni Ferrarelli, del Segretario Uic, Sez. Territoriale di Vibo Valentia, Paolo Massaria, del presidente Fipe Alessandro Aversano, del presidente Federpreziosi, Mario Bartucca e del Presidente Gruppo Giovani Imprenditori, Andrea Alessandria. Il Protocollo nasce a seguito di un primo tavolo di riflessioni e proposte tenutosi l’1 aprile tra le associazioni firmatarie, spinte dalla volontà delle parti di diffondere il più possibile la cultura dell’inclusione e la difesa concreta delle persone con disabilità visiva, promuovendo attività di informazione e sensibilizzazione e la realizzazione di un marchio di qualità, denominato “Costa degli Dei per tutti”. [Continua in basso]

La Confcommercio Calabria Centrale, dichiara il presidente Nusdeo, “intercetta la necessità di attuare specifici interventi per un territorio inclusivo e senza barriere attraverso la predisposizione di un programma di iniziative da realizzarsi in collaborazione tra le due associazioni firmatarie, nonché la realizzazione di un Marchio di qualità quale concreta applicazione dell’impegno a garantire totale inclusione”. Segue l’intervento del presidente dell’Uic di Vibo Valentia, Giuseppe Bartucca, il quale, facendosi portavoce di un’intera categoria, dichiara che “le persone cieche e ipovedenti avvertono l’esigenza di non vivere più di assistenzialismo bensì di adoperarsi e progredire verso prospettive di sviluppo orientate alla possibilità di vivere in piena autonomia gli spazi urbani e di contribuire proattivamente allo sviluppo dell’entroterra anche attraverso la realizzazione di attività e programmi d’azione che mirino alla fortificazione di una rete che applichi e favorisca l’adozione di best practice basate piuttosto che su ragioni di marketing e/o di convenienza economica su questioni di civiltà e socialità”. Abbracciando le riflessioni esposte dai presidenti delle associazioni firmatarie, l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Vibo Valentia, Carmen Corrado, evidenzia vicinanza di pensiero e mostra propensione alla realizzazione del marchio enfatizzandone l’importanza. E ancora il direttore di Confcommercio Calabria Centrale, Giovanni Ferrarelli, che partendo da una riflessione sull’arretratezza infrastrutturale e di pensiero del contesto territoriale, ribadisce l’importanza di fare rete tra associazioni, Enti ed utenza, facendo leva sul senso di socialità che si prefigge, quale primario obiettivo, la realizzazione di un tale progetto e ponendo l’attenzione sulla necessità di intervenire con un piano d’azione mirato alla valorizzazione dei centri urbani attraverso la realizzazione di infrastrutture volte a rendere fruibile l’accesso ai servizi a tutti i cittadini.

Conclude il segretario dell’Uic di Vibo Valentia, Paolo Massaria, sostenendo la necessità di intervenire sul piano tecnico al fine di poter meglio orientarsi alla realizzazione degli obiettivi dell’associazione, trovando, oggi, manforte, nella cooperazione con Confcommercio Calabria Centrale. Il protocollo siglato questa mattina vuole, dunque, rappresentare una vera e propria assunzione di responsabilità dei sottoscrittori e si configura come un documento aperto a tutti i soggetti tra cui enti, istituzioni, associazioni e realtà locali che vogliano aderirvi realizzando una vera e propria rete mirata a costruire nuovi modi di progettare per e con la disabilità. 

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