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Mammasantissima, Tita Buccafusca nel ricordo del magistrato Manzini: «Era sofferente» – Video

Quando la moglie di Pantaleone Mancuso fece tappa alla Casera dei carabinieri di Nicotera Marina, «restammo stupiti»: i racconti dell’allora pm di turno alla procura di Vibo

Mammasantissima, Tita Buccafusca nel ricordo del magistrato Manzini: «Era sofferente» – Video
Marisa Manzini, magistrato

di Marco Cribari

«Qualcosa d’inaspettato». Fosse stato un film, il titolo sarebbe stato questo. Ciò che va in scena il 12 marzo del 2011, però, non è film. Eppure è così che, a distanza di tempo, Marisa Manzini definisce l’ingresso in caserma di Tita Buccafusca. All’epoca, è lei il pubblico ministero di turno presso la Procura di Vibo Valentia. E così riceve la chiamata: in caserma, a Nicotera Marina, c’è «la moglie di Pantaleone Mancuso». E intende parlare. «Restammo stupiti. Era la donna del capo e aveva deciso di rivolgersi allo Stato». La terza puntata di Mammasantissima è anche un viaggio nei ricordi dell’allora magistrato antimafia. Una giornata particolare per lei, che sovvertiva la percezione che fino a quel momento aveva avuto di quella donna. Marisa Manzini l’aveva già notata durante i processi contro il marito, seduta in aula in mezzo al pubblico, che faceva di tutto per farsi notare. «La ricordavo spavalda». Quel giorno, però, si trova davanti una donna totalmente diversa: fragile, «sofferente», come se qualcosa si fosse rotto dentro di lei. Continua a leggere su LaCnews24.it

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