domenica,Maggio 5 2024

Briatico, appello dell’A.i.d.o. all’Asp: «Predisporre quanto necessario per l’accertamento della morte cerebrale»

Dopo la donazione degli organi di Vincenzo Gasparro, l’associazione chiede che anche l’Azienda sanitaria di Vibo avvii le procedure per la segnalazione di potenziali donatori

Briatico, appello dell’A.i.d.o. all’Asp: «Predisporre quanto necessario per l’accertamento della morte cerebrale»
La sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia

In seguito alla recente e dolorosa vicenda della morte di Vincenzo Gasparro, che ha scelto in vita di donare i propri organi a scopo di trapianto, l’A.i.d.o. (Associazione Italiana per la Donazione di Organi), organizzazione non lucrativa di utilità sociale, gruppo comunale di Briatico “Tania Conocchiella”, con una nota pubblicata sul proprio profilo Facebook, dopo aver ringraziato ancora una volta Vincenzo per la sua decisione, rivolge un appello alla competente Azienda sanitaria provinciale affinché venga dato un senso a questo ammirevole atto d’amore predisponendo quanto necessario per l’accertamento della morte cerebrale. La legislazione vigente prevede infatti che, affinché possa essere eseguito un espianto di organi, in base alla preventiva decisione in vita  del soggetto, il medico potrebbe essere in grado di usare gli organi per il trapianto in seguito alla dichiarazione di morte cerebrale, cioè quando il soggetto è considerato legalmente morto. Ma la donazione di organi deve essere eseguita dopo la dichiarazione di morte cerebrale e prima che gli organi smettano di funzionare. Da qui la necessità dell’insediamento della commissione, costituita da un medico legale, o in sua vece da un medico di direzione sanitaria, o altrimenti da un anatomopatologo, da un anestesista-rianimatore, da un neurofisiopatologo, oppure un neurologo o un neurochirurgo, esperti in elettroencefalografia. “L’A.i.d.o.- gruppo Tania Conocchiella di Briatico – sottolinea l’associazione onlus – la sta chiedendo da ventiquattro anni. Si augura che sia la volta buona perché i responsabili dei reparti interessati si mettano d’accordo in modo da onorare la morte di Vincenzo e dei tanti che hanno scelto in vita di donare i propri organi, tessuti e cellule dopo la morte”.

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