domenica,Aprile 28 2024

Vibo, 17 assistenti sociali dell’Ambito territoriale a rischio proroga contratto

I professionisti operano all'interno dei comuni dell'Ats e svolgono importanti attività di vicinanza e sostegno alle persone bisognose, ma anche indagini socio - familiari su segnalazione di Questura o Procura

Vibo, 17 assistenti sociali dell’Ambito territoriale a rischio proroga contratto

Il sistema dei servizi sociali territoriali è ancora sviluppato in maniera insufficiente, penalizzato, soprattutto, dalla scarsità di risorse finanziarie che riflette uno sviluppo claudicante del sistema nazionale riferito al settore in questione. A Vibo Valentia, la sorte di 17 assistenti sociali ed educatori-psicologi dell’Ambito territoriale è appeso alla decisione dei sindaci. La questione ruota intorno all’agognata proroga e nello specifico all’eventuale amara sorpresa di uno stop contrattuale proprio durante le feste natalizie. Un regalo certamente amaro per queste figure professionali che svolgono una importante attività di vicinanza, supporto, sostegno e molto altro ancora alle persone bisognose. E proprio per evitare un simile epilogo, nella sala consiliare del Comune di Vibo Valentia, ente capofila dell’Ats, si è svolta una riunione tra i sindaci di Filadelfia, FilogasoFrancavilla Angitola, FrancicaIonadi, Maierato, Mileto, Monterosso Calabro, Pizzo, Polia, San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, Sant’Onofrio, Stefanaconi e Vibo Valentia, alla presenza del funzionario della Regione, Gaspari, e dell’esperto regionale, Savazzi, ma soprattutto dei diretti interessati, cioè i 17 assistenti sociali che attendono di conoscere il loro destino.

Si è subito capito che la questione è politica in quanto ora tocca ai sindaci dei comuni dell’Ambito territoriale decidere l’impiego dei fondi ministeriali dedicati che ammontano a 400mila euro. Se gli enti locali manifesteranno la volontà di rinunciare a questo finanziamento in favore del Distretto sociale il Comune di Vibo, che è capofila, non potrà procedere alla stabilizzazione del personale. Ovviamente, se questo dovesse avvenire si andrebbe incontro a un danno per queste figure professionali e anche per gli stessi servizi in quanto bisognerà trovare una soluzione per tappare il buco professionale che si andrà a formare. La discussione è andata avanti per ore ma al momento non è stata presa alcuna decisione e, pertanto, la decisione dovrà essere adottata alla prossima assemblea dei sindaci dell’Ambito che spetterà al primo cittadino convocare e che dovrà svolgersi prima della fine dell’anno. I professionisti in questione svolgono diverse attività come ad esempio indagini socio-familiari su segnalazione della Questura o su richiesta della Procura; incarichi da parte del Tribunale per i minorenni e di quello ordinario; affidamenti di minori ai servizi sociali, anche di quelli ucraini, incontri protetti, percorsi di sostegno alla genitorialità e di adozione, misure al sostegno per il contrasto alla povertà, progetti utili alla collettività, “Progetti di Vita” per le persone disabili e i progetti specifici previsti dal Pnrr.

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