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Pomodori fatti in casa? That’s amore! In Canada non c’è famiglia di origine calabrese che non li faccia. Ecco cosa succede

Un nostro lettore che vive in Nord America ci racconta cosa accade ogni anno alla fine di agosto: «Tutti noi facciamo la salsa secondo la tradizione. Gli amici canadesi sorridono perplessi ma poi…»

Pomodori fatti in casa? That’s amore! In Canada non c’è famiglia di origine calabrese che non li faccia. Ecco cosa succede
La famiglia di Domenico Frascà alle prese con la produzione di pomodori fatti in casa

Il Vibonese ha affezionati lettori anche dall’altra parte dell’Oceano. Tra questi, c’è Dom Frascà, di origini vibonesi, che vive in Canada con la sua famiglia, ed è rimasto particolarmente colpito dall’articolo “L’estate in bottiglia, nel Vibonese c’è ancora chi fa i pomodori a casa: rito che un tempo univa tre generazioni”. Una tradizione, quella di fare i pomodori in casa, che nell’area di Toronto, dove vivono oltre 250mila persone di origine calabrese, è diffusissima tra i nostri connazionali. Gli abbiamo chiesto, dunque, di raccontarci cosa succede alla fine di agosto nelle famiglie di origine calabrese che vivono in Canada. Ecco la sua entusiastica testimonianza.

di Dom Frascà
Qui, in Canada e specialmente a Toronto e dintorni, e a Montreal, preparare la salsa a casa la fine di agosto non viene vista soltanto come una tradizione che bisogna mantenere perché i nostri genitori o nonni ce l’hanno insegnato e quindi è nostro dovere tramandarla, ma è un evento normale, naturale, quasi religioso, che coinvolge tutta la famiglia dai bambini piccolissimi ai nonni e bisnonni. Questo evento è talmente popolare che si rinnova ogni anno puntualmente dai primi anni del Dopoguerra quando è cominciata l’emigrazione di massa dei calabresi verso il Canada. Quindi siamo quasi alla 4 generazione. I nostri genitori e i nostri nonni hanno inculcato questa tradizione che attualmente fa parte della nostra vita normale. E non soltanto la salsa di pomodoro, ma anche la rituale esperienza di preparare salame, salsicce, soppressate, prosciutto a febbraio; le olive nei “boccacci”; le melanzane; e da non dimenticare la tradizione dei “cururijhi” a Natale.

Oltre 250mila persone di origine calabrese

Durante il periodo della preparazione della salsa per le strade, specialmente nella zona di Woodbridge, dove vive la stragrande maggioranza di italo-canadesi, si sente il profumo profondo del pomodoro che emerge da tutte le case.
Al momento non conosco nessuna famiglia, almeno di origine calabrese, nel zona GTA (Greater Toronto Area), ripeto nessuna famiglia, che non partecipata a questo evento.

La GTA occupa una superficie che equivale a circa la metà del territorio di tutta la Calabria (un po` più di 7,000 km2), ma con una popolazione quasi di 7 milioni di abitanti. In questo territorio vi sono 260,000 persone di origine calabrese.

La provincia dell’Ontario, una delle 13 province/territori del Canada, secondo l’ultimo censimento, conta quasi un milione che di abitanti di origine italiana. La provincia ha una popolazione di quasi 15 milioni di abitanti e una superficie che equivale all’Italia e alla Francia messe insieme.

Pomodori a bizzeffe

Noi viviamo nella provincia dell’Ontario, dove la coltivazione di pomodori, nella zona sud della provincia, è immensa, naturalmente limitata al periodo estivo dato il clima rigido d’inverno. Bisogna aggiungere che la provincia dell’Ontario offre anche la coltivazione di pomodori in serre gigantesche, in quantità superiore in qualsiasi parte del Nord America. E proprio una famiglia italo-canadese, la famiglia Mastronardi, è la più grande produttrice di pomodori in serra di tutto il Nord America.

Noi calabresi cerchiamo di comprare I pomodori che vengono coltivati dai nostri connazionali nelle campagne della GTA e cerchiamo di recarci sul posto a prelevarli. Altrimenti, alla fine di agosto arrivano grandi quantità di pomodori della zona denominata “Leamington”, non molto lontano da Toronto, che subito vengono presi d’assalto dalla nostra comunità.  Da precisare che la maggior parte dei produttori di pomodori di “Leamington” sono di origine italiana e specificamente Abruzzo e Molise.

Bisogna aggiungere anche che quasi tutte le case nella GTA (anche in centro città) hanno dei piccoli giardini dietro casa, quindi quasi tutti noi coltiviamo delle piantine di pomodori per uso proprio giornaliero.

Tutta la famiglia al lavoro

In linea generale, alla preparazione dei pomodori fatti in casa partecipano tutti i membri della propria famiglia, grandi o piccini che siano, ognuno con un proprio compito da espletare. Nessuno si tira indietro, tutti eccitati, tutti pronti a partecipare, a quello che è un vero e proprio rito. Di solito, ai più piccini piace inserire il basilico nei vari “boccacci” e i più grandi a mescolare la salsa nelle pentole. Naturalmente il numero di persone che partecipano dipende dalla grandezza della famiglia, ma ripeto, tutti partecipano. Difficilmente il gruppo sarà composto da meno di 10 persone e vedere dalle 15 alle 20 persone impegnate a fare i pomodori è assolutamente normale. Spesso si uniscono alla preparazione anche i vicini di casa per preparare la salsa insieme. In questo caso, sembra quasi di partecipare a un picnic del rione.

Tanta passata e filetti di pomodoro (quando siamo più stanchi)

Generalmente la più popolare è la passata, ma ultimamente anche i pezzettoni incominciano a essere inseriti nella procedura. Di solito, alla fine della giornata, quando siamo tutti stanchi di preparare la passata tradizionale, quindi velocemente si preparano i filetti per fare presto a finire la giornata e terminare la scorta di pomodori che abbiamo comprato. La giornata termina con una grande spaghettata tutti insieme con la salsa appena terminata.

La passata più di “moda”

La passata viene preparata secondo i gusti e le preferenze delle famiglie. Molto di moda è la preparazione della salsa con tutti i profumi dell’orto e viene bollita in grandi pentole, quasi pronta per uso. Questa viene inserita nei vari “boccacci”, che poi vengono riposti nelle nostre dispense per durare per tutto l’anno.

…e quella della tradizione

Qualcuno ancora prepara la tradizionale passata che viene prima messa cruda nei boccacci, per poi sigillarli e metterli a bollire in grandi contenitori pieni d’acqua. Non conosco nessuno, però, che usa le bottiglie come si faceva in passato. 

Gli amici canadesi ci prendono in giro, ma poi…

Gli amici canadesi sono sempre pronti a criticare con un sorriso un po’ le nostre tradizioni, inclusa quella della preparazione della salsa, ma ci prendiamo la nostra rivincita quando gli facciamo assaggiare un piatto di pasta condito con le nostre salse. Allora capiscono che anche dietro a un semplice piatto di pasta c’è una tradizione antica fatta di amore, sapienza, duro lavoro, ma c’è soprattutto l’aggregazione familiare tipica della nostra cultura.

Vorrei aggiungere che gli emigranti calabresi in Australia sono ancora più tradizionalisti di noi qui in Ontario. Negli ultimi anni, mi sono trovato spesso sia a Sydney che Melbourne e la preparazione della salsa di pomodoro è fortemente sentita in tutte le famiglie. Se non si vede con i propri occhi, è impossibile immaginare quanto sia sentita questa tradizione.

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