Vibo, primo giorno di scuola tra cantieri e aule allestite anche nei corridoi: disagi e tanti istituti costretti ad arrangiarsi
Non sarà facile per nessuno: i lavori di adeguamento infrastrutturale finanziati col Pnrr si aggiungono ai tanti interventi cittadini che pregiudicano la circolazione. Il caso limite di Vena dove da 50 anni si aspetta una sede dignitosa
Primo giorno di scuola anche per i 21mila studenti della Provincia di Vibo Valentia. Per molti studenti si preannuncia un altro anno da “fuori sede” a causa dei lavori di adeguamento antisismico che stanno interessando diversi edifici scolastici. In totale sono 19 gli interventi che riguardano gli istituti superiori del Vibonese. «Il 60% delle scuole di nostra competenza è interessato da lavori di messa in sicurezza», spiega il presidente della provincia Corrado L’Andolina che però vede il bicchiere mezzo pieno: «Gli interventi, una volta ultimati, renderanno le nostre scuole più sicure ed efficienti». Poi rassicura: «Stiamo seguendo con la massima attenzione e priorità tutti i cantieri aperti, in modo che nel giro di poco tempo possano tornare a ospitare gli studenti». I tempi sono contingentati perché imposti dal Pnrr: «Nel giro di 30 mesi, ovvero tra due anni e mezzo, tutti i lavori saranno completati. Un obiettivo che centreremo».
L’assenza di aule non riguarda solo le scuole superiori. I lavori di adeguamento antisismico hanno costretto gli alunni dell’Istituto comprensivo Murmura, dell’Istituto comprensivo Garibladi-Buccarelli, nonché dell’Istituto comprensivo Primo Circolo Don Bosco, a traslocare temporaneamente in altri edifici.
E se il cantiere della scuola Garibaldi si avvia al quarto anno, mentre quello della scuola don Bosco al terzo, i lavori alla scuola Murmura sono iniziati solo lo scorso anno.
La scuola di Vena senza sede
C’è poi il caso singolare di un istituto senza sede. Si tratta della scuola secondaria di primo grado di Vena Superiore ospitata dal 1980 all’interno della Don Milani. A sollevare il problema è la dirigente scolastica Mimma Cacciatore: «Chiediamo una sede dignitosa dove potere accogliere i circa 60 alunni della scuola media attualmente ospiti del plesso a Vena Superiore». Lì dove scuola medie ed elementare si dividono gli spazi. Oltre 170 studenti quest’anno. «Per porteli ospitare tutti abbiamo ricavato aule anche nei corridoi», dice rammaricata la preside, che si appella alle istituzioni affinché reperiscano risorse per costruire una sede nuova. Poi la denuncia: «Non abbiamo una palestra, né laboratori e quando piove il cortile si allaga».
Al via la settimana corta
Ormai tutte le scuole superiori hanno adottato la settimana corta. Ovvero lezioni dal lunedì al venerdì. La novità è che da quest’anno anche il Liceo artistico D. Colao, che fino allo scorso anno faceva lezioni anche di sabato, ha adottato la nuova misura inserendo due rientri settimanali pomeridiani. Un cambiamento reso possibile grazie alla collaborazione con Ferrovie della Calabria che ha aumentato le corse per agevolare i pendolari. L’ultimo viaggio sarà infatti alle 16.15.
A Vibo è caos cantieri
Sempre sul fronte dei trasporti, e in attesa di conoscere gli orari del bus cittadino, a complicare l’avvio delle lezioni ci sono i cantieri sparsi in città. A destare preoccupazione è in particolare la rotatoria in via di realizzazione su viale affaccio, una delle vie più trafficate della città, dove già in assenza di lavori si creavano ingorghi in concomitanza con gli orari di entrata ed uscita delle scuole. Ora, con la riapertura delle scuole, scatta la prova del nove, perché gli esami, anche per i cantieri, non finiscono mai.
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