mercoledì,Luglio 23 2025

Vini vibonesi tra premi internazionali e una nuova Doc: Zibibbo e Magliocco canino conquistano ancora una volta la scena enologica

I recenti risultati ottenuti in contesti competitivi nazionali e internazionali confermano un’evoluzione costante alimentata da passione, competenza e visione strategica. A ciò si aggiunge una prospettiva importante: il riconoscimento di una denominazione geografica

Vini vibonesi tra premi internazionali e una nuova Doc: Zibibbo e Magliocco canino conquistano ancora una volta la scena enologica

Momento magico per i vini vibonesi. Entrati ormai di diritto nelle rassegne di settore, fanno sempre più incetta di riconoscimenti e consensi tra gli addetti ai lavori. Una crescita nella qualità media della produzione di casa nostra, ancora molto di nicchia nel panorama regionale ma agguerrita e sempre più consapevole della propria originalità e delle prospettive di crescita. Punti di forza che il marchio Doc Costa degli Dei per Zibibbo e Magliocco canino, il cui iter è in avanzata fase di definizione, non potrà far altro che amplificare e moltiplicare esponenzialmente.

Dopo le affermazioni nelle rassegne Radici del Sud e La Vieste en rosè, gli ultimi importanti riconoscimenti arrivano dalla XXIII edizione del Concorso Internazionale Città del vino, che si è tenuto nei giorni scorsi a Siena e ha visto sugli scudi due aziende vibonesi: Cantine Artese e Casa Comerci. Alla prima è andata la Gran medaglia d’oro per il passito di Zibibbo Aurum Deum; alla seconda la Medaglia d’argento per il Granatu, rosato ottenuto da Magliocco canino.

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Un contesto, quello senese, che ha esaltato le produzioni calabresi: le cantine regionali hanno infatti ottenuto 21 medaglie nella competizione promossa dall’Associazione nazionale Città del vino che ha visto la partecipazione di oltre 1500 vini giudicati da commissioni internazionali composte da giurati provenienti da Georgia, Corea del Sud, Croazia, Germania, Olanda, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Lussemburgo, Cuba, Francia, Polonia, Albania, Libano, Cile, Israele, Austria, Moldova, Grecia, Romania.

Tutti i vini calabresi premiati Le tre Gran Medaglie d’oro, attribuite con punteggio maggiore di 92 vanno, come detto, al passito di Zibibbo Aurum Deum della Cantina di Giovanna Artese di Porto Salvo, a Cutura del Marchese della Cantina Malena e a Donnanò dell’azienda Termine Grosso di Antonio Giglio Verga.

A fornire il quadro completo dei premi, in un comunicato stampa, è Saveria Sesto vicecoordinatore dell’Associazione nazionale Città del vino. 15 le medaglie d’oro sono andate a Madama Giovanna e Frisio dell’azienda Termine Grosso, Segno di Librandi, Centocamere Passito e Centocamere Metodo classico bianco e rosato del Barone Macrì, Pescanera e Pecorello di Ippolito1845, Essenzo bianco di Brigante Vigneti & Cantina, Vanitas Dell’Aera Vigneti, Mastro Terenzio Passito di Feudo dei Sanseverino.

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E ancora per la categoria ”Oro rosa”, ovvero vini rosati, Josep 47 di Mimmo Vinci Cirò Doc, Segno di Librandi, Straventu di Arcuri Vincenzo, Almerina di Ferraro Natale. Le tre medaglie d’argento sono state assegnate, oltre che al Granatu di Casa Comerci di Nicotera, Luna Piena di Termine Grosso di Antonio Giglio e Armacera Ciro’ Doc dell’Azienda Agricola Campana Di Cosentino Maria.

In sintesi otto rosati, sei vini bianchi, due rossi, tre passiti e due spumanti, rispettivamente delle varietà Gaglioppo e Magliocco canino, Pecorello, Greco Bianco, Malvasia, Nerello calabrese, Zibibbo e Greco di bianco, a conferma dei vitigni più diffusi e della tendenza a produrre rosati e bianchi freschi. La geografia della provenienza dei vini disegna una mappa che dallo storico areale di Cirò e Saracena abbraccia altri territori come quelli di Limbadi/Nicotera, Soveria Simeri, Roccabernarda, Porto Salvo e Gerace.

Comuni che entrano quindi simbolicamente tra le Città del vino e le cui amministrazioni saranno coinvolte nel corso della premiazione ufficiale che si svolgerà a Roma, nella sala della Protomoteca del Campidoglio il prossimo 5 luglio.

Per ciò che riguarda Casa Comerci, la medaglia d’argento delle Città del vino va a sommarsi ai recenti riconoscimenti ottenuti nella rassegna Radici del Sud, dove ha ottenuto il Primo premio della giuria dei giornalisti nazionali e il secondo premio della giuria dei giornalisti internazionali per il Refulu 2024 nonché il Primo premio della giuria dei giornalisti nazionali per il Libìci 2022.

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