martedì,Aprile 16 2024

Le Pro loco del Vibonese inserite nei Contratti di sviluppo della Provincia

Una delegazione accolta dal presidente dell’ente intermedio. Fatto il punto sull’attività fondamentale dei sodalizi nella valorizzazione dei borghi del territorio

Le Pro loco del Vibonese inserite nei Contratti di sviluppo della Provincia
L'incontro tra le Pro loco e il presidente della Provincia

Un’ampia rappresentanza dei presidenti delle Pro loco del Vibonese, aderenti all’Unpli guidata dal presidente provinciale Pino Maiuli, è stata accolta dal presidente della Provincia Salvatore Solano per discutere del ruolo «fondamentale» che le stesse hanno nella promozione dello sviluppo della realtà territoriale del Vibonese.

«Facendo leva sull’amore per i luoghi nei quali viviamo, mossi da uno spirito di volontariato, abbiamo dato il meglio di noi stessi – hanno affermato gli esponenti delle varie Pro loco – per tentare di valorizzare il patrimonio culturale, ambientale, storico e religioso dei nostri piccoli paesi. La bellezza dei nostri luoghi, dal mare alla montagna, la bontà e la genuinità dei nostri prodotti tipici e del nostro cibo, hanno valicato, negli ultimi anni, i confini provinciali e regionali anche grazie alle nostre iniziative».

Un’attività di «alto profilo» quella delle Pro loco del Vibonese, riconosciuta dal presidente Solano. «Ho ritenuto opportuno coinvolgervi – ha aggiunto – in quelle che sono le dinamiche di sviluppo e crescita territoriale che potrebbero essere innescate dal Cis, il Contratto istituzionale di sviluppo della Provincia di Vibo Valentia. Cis che prevede investimenti per oltre 500 milioni di euro su tutto il territorio provinciale. Dobbiamo mettere in campo un’idea omogenea e armoniosa di sviluppo dell’intera realtà provinciale e le Pro loco, per quanto di propria competenza, è opportuno che divengano attori protagonisti di un passaggio fondamentale per le sorti future del territorio vibonese».

Solano, facendo riferimento alle sue esperienze collaborative con la Pro loco in qualità di sindaco, ha evidenziato che «l’idea del Comune di Stefanaconi è quella di coinvolgere tutte le Pro loco nel “Mercato Contadino”, manifestazione inserita nel più largo progetto del “Mediterraneo nel Borgo”. Iniziativa, quest’ultima, che potrebbe consentire di promuovere la commercializzazione dei prodotti tipici a km zero e le filiere agroalimentari. Un progetto itinerante di respiro provinciale che – ha sottolineato il presidente della Provincia – coinvolgendo tutti i comuni del Vibonese potrebbe valorizzare in maniera significativa le nostre eccellenze enogastronomiche. Chi meglio di voi, dunque, può aiutarci a costruire una nuova idea di sviluppo del territorio provinciale».

A fare da sintesi agli interventi di Rosanna Silvestro (Maierato), Massimiliano Di Costa (Vibo Marina), Antonietta Clemente (Mileto), Francesco Chiarella (Stefanaconi), Giuseppe Scaramuzzino (Ricadi), Eugenio Sorrentino (Zungri), e ai contributi in idee espressi, sinteticamente, da diversi altri esponenti delle Pro Loco è stato, infine, il presidente provinciale, Pino Maiuli. «Com’è emerso dai numerosi contributi dati alla discussione, il fatto che, dopo anni nei quali siamo stati lasciati soli a noi stessi, ci venga riconosciuto pubblicamente l’importante ruolo di promozione del territorio che abbiamo portato avanti, ci lusinga e ci spinge a continuare a fare del nostro meglio per migliorare la vita delle nostre comunità – ha dichiarato il presidente Maiuli -. Pertanto, ringraziamo di questa attenzione il presidente Solano che, con grande sensibilità istituzionale, ci ha voluto coinvolgere in un progetto di ampio respiro, che mira alla crescita dell’intera provincia. Riteniamo che facendo rete e lavorando in sinergia, così come suggerito dallo stesso Solano – ha infine sostenuto Maiuli – si possano finalmente creare le condizioni per far emergere e valorizzare le grandi potenzialità turistiche – in particolare quelle legate alla promozione dei prodotti tipici, dell’enogastronomia, dell’artigianato locale, delle tradizioni popolari, del patrimonio storico-artistico e architettonico -, che la nostra realtà provinciale possiede».

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