Centodieci metri di tavola imbandita per ospitare 350 persone. Sono questi i numeri della “Tavolata Spilingese” tenutasi il 18 agosto in via Carducci che, anche quest’anno, ha reso il paese ancora di più una famiglia, in una serata all’insegna della condivisione, dell’amicizia e della tradizione. L’evento, giunto alla sua seconda edizione, ha dimostrato che dietro ogni grande successo c’è un’instancabile macchina organizzativa e un profondo spirito di comunità. Come raccontano anche sui social gli organizzatori, per continuare a condividere i bei momenti di convivialità trascorsi, «i preparativi sono iniziati di buon mattino, con cittadinivolontari e associazioni uniti nell’obiettivo comune di allestire la tavolata. Ognuno ha dato il proprio contributo: chi a sistemare tavoli e sedie, chi gli addobbi, chi ad impastare, friggere o cucinare per condividere poi le proprie pietanze con tutta la comunità». Un impegno collettivo che ha trasformato un’idea in una grande festa.

La magia della serata non è stata solo nei numeri, ma soprattutto nello spirito di convivialità. Gli organizzatori hanno offerto piatti simbolo della tradizione locale, come la fileja alla ‘nduja e la salsiccia alla brace, ma la vera protagonista è stata la generosità dei partecipanti. Ognuno ha contribuito portando da casa le proprie specialità, creando un “buffet infinito” di pizze, frittelle, lasagne, dolci e tanto altro. Un trionfo della cucina casalinga, condivisa con il cuore e che ha dato alla serata un sapore autentico e familiare. Per il secondo anno consecutivo questo appuntamento molto atteso e sentito dalla popolazione spilingese sedimenta ricordigioiaspensieratezza. Costruisce, per il tempo che verrà, memorie importanti che un domani accomuneranno le nuove generazioni di oggi agli anziani di adesso: la Spilinga di un tempo che si dilata per unire tutti e ogni età.

Pagine fondamentali di queste serate sono appunto il ritrovo, ma i capitoli più salienti riguardano il ritrovo di tanti spilingesi emigrati, rientrati per l’occasione dall’America e dal Nord Italia. La “Tavolata Spilingese” è diventata un’occasione per rivivere il senso di appartenenza al proprio paese natale, stringendo legami e creando nuovi ricordi con familiari e compaesani. «Condividere lo stesso tavolo ha dato, appunto, un forte senso di familiarità, abbattendo distanze e differenze, come se tutti fossero parte della stessa grande famiglia, seduta al tavolo di casa», hanno spiegato gli organizzatori. A fare da cornice a questa magnifica serata, la travolgente musica della “Calastreet Band“, che con il suo ritmo ha accompagnato sorrisibrindisi e un divertimento contagioso.

A rendere possibile questa “meraviglia” sono stati l’Associazione “Sagra della ‘Nduja di Spilinga”, il Circolo culturale Sportivo “Don Michele Miceli”, l’Amministrazione comunale, la Pro Loco e, soprattutto, i tantissimi partecipanti che hanno riempito di vita e di gioia via Carducci. Un ringraziamento speciale è stato fatto anche a Eustacchio Montemurno per il servizio fotografico. La “Tavolata Spilingese” si conferma un vero e proprio abbraccio di comunità, che celebra le radici, l’amicizia e il piacere di stare insieme.