Il Comune di Mileto dona due panchine alla farmacia territoriale di Vibo Valentia. La consegna dei preziosi elementi d’arredo alla struttura diretta dalla dottoressa Simona Mirarchi è avvenuta questa mattina ad opera del sindaco Salvatore Fortunato Giordano, tra l’altro attuale presidente della Conferenza dei sindacisulla Sanità, e dell’assessore Francesco Ciccone. Le panchine sono state costruite dal laboratorio della Casa di Reclusione di Laureana di Borrello diretta dalla dottoressa Caterina Arrotta, con il legname recuperato dalla demolizione della scuola elementare di Paravati situata in via Trieste, frazione dove il Comune di Mileto sta edificando un nuovo edificio con fondi Pnrr. Il tutto nasce da una convenzione siglata tra le due realtà, che prevede che il legname recuperato, gratuitamente venga trasformato in beni per la pubblica utilità. Tra questi, gazebo, panchine, tavoli e altro ancora, che pian piano stanno arricchendo il territorio comunale di Mileto e, da oggi, anche la Farmacia territoriale di Vibo Valentia. Di iniziativa encomiabile che fa onore «al sindaco e a tutta l’amministrazione comunale di Mileto, nonché ai responsabili dell’istituto penitenziario di Laureana, e a tutti coloro che hanno reso col proprio lavoro possibile la realizzazione di questi oggetti e che spero ispiri alte e nobili iniziative da parte di altri», parla oggi, al riguardo il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia, Vittorio Piscitelli. «Il gesto – sottolinea dal canto suo il sindaco di Mileto Giordano – serve a mettere in risalto un’iniziativa e un progetto dove le sinergie emergono nella loro migliore manifestazione. Ringraziamo la direttrice Arrotta e il comandante commissario Giuseppe Ramondino, nonché  il capomastro Francesco Maiolo e i detenuti del carcere di Laureana, che riescono a trasformare un momento difficile della loro vita, in un atto con ricadute positive per la comunità, con uno scopo educativo circa il recupero dei materiali. Un ringraziamento particolare – conclude- va inoltre al commissario Piscitelli e alla dottoressa Mirarchi per la sensibilità dimostrata nell’accogliere positivamente questa iniziativa».