sabato,Aprile 20 2024

“Fare rete con lo sport”, ad Arena il calcio diventa motore dell’integrazione

Squadre miste, composte da giocatori locali e migranti ospiti di alcune strutture d’accoglienza del Vibonese, si sfideranno in amichevole il prossimo 4 maggio. Domenica 29 aprile la presentazione del progetto 

“Fare rete con lo sport”, ad Arena il calcio diventa motore dell’integrazione

Fare rete con lo sport”. È il titolo dell’iniziativa promossa dal progetto Sprar di Arena in collaborazione con il Coni (sezione di Vibo Valentia). Una manifestazione che, come si evince dalla denominazione semplice e incisiva, punta a «incoraggiare valori quali l’aggregazione, l’empatia, il gruppo, lo stare insieme tra persone del posto e gli immigrati ospiti del summenzionato progetto “Passa lu mari” attivo ad Arena». Il progetto sarà presentato domenica 29 aprile alle 17.30 nell’aula consiliare del Municipio di Arena. Ad esporlo nel dettaglio saranno Rossana Panarello, la mediatrice Rossana Tassone per conto di “Rti Accojjimi”, Bruno Battaglia e Francesco De Caria per il Coni, e, nella doppia veste di assessore del Comune di Arena e fiduciario Coni per la zona Mesima, Francesco Sorbara. Ad aprire il convegno sarà il primo cittadino di Arena, Antonino Schinella

Venerdì 4 maggio, alle 16.30, l’iniziativa si sposterà invece letteralmente sul campo. Nell’impianto sportivo comunale di Arena, infatti, la squadra Sprar Arena composta da un mix di giocatori locali-immigrati sfiderà il Cas della cooperativa Stella del Sud che ha accettato l’invito per una partita amichevole di calcio. Questo sarà il primo concreto passaggio di un progetto nato e ideato ad Arena ma che mi mira nel futuro a coinvolgere tutto il territorio. «Lo sport – sottolinea dal canto suo la cooperativa Stella del Sud – continua a essere il motore dell’integrazione dei giovani migranti ospiti del centro d’accoglienza “Lacina” di Brognaturo. Sono già numerosi i progetti studiati dalla cooperativa sannicolese per fare integrare i richiedenti asilo. Lo sport – ha aggiunto il presidente Nicola Marchese – da sempre ha avvicinato i popoli. Per i ragazzi che noi ospitiamo, è una forma d’integrazione, in particolare il calcio, lo sport più diffuso al mondo e anche nei paesi di loro provenienza».

 

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