giovedì,Aprile 25 2024

Vibonese retrocessa, l’amarezza dei rossoblù: «La delusione è tanta, ma il leone non è morto»

Toccante contributo dei calciatori a seguito dei playout contro il Catanzaro. La Vibonese saluta la Lega Pro: «Siate orgogliosi di questa squadra, della sua proprietà, della gente che lavora dietro le quinte, dei tecnici, della squadra. Come noi lo siamo di voi»

Vibonese retrocessa, l’amarezza dei rossoblù: «La delusione è tanta, ma il leone non è morto»

Una lettera ai tifosi. La Us Vibonese Calcio, tramite la sua pagina Facebook, saluta – dopo il dibattuto match contro il Catanzaro – un sogno chiamato “Lega Pro”. Lo ha fatto con parole toccanti evidenziando il lavoro della dirigenza e dell’intero team. Ne riportiamo il contenuto. “Oggi dovrebbe essere il giorno delle lacrime. Lacrime di rabbia, di delusione, dettate anche dall’impotenza di aver assistito a scene che non credevamo potessero ancora verificarsi. Ma nel giorno in cui lasciamo la Lega Pro, alle lacrime deve subentrare l’orgoglio. Intanto l’orgoglio di essere seri, puntuali e soprattutto onesti e puliti.

Non è retorica. Non sono parole di circostanza. Pippo Caffo e Danilo Beccaria hanno fatto davvero tanto per questa squadra, nell’indifferenza generale della città e della provincia, intese come enti, soprattutto. Da soli, completamente da soli. E di sacrifici ne hanno fatti moltissimi, senza ricevere neppure un grazie, se non da coloro (e non sono molti, purtroppo) che ne hanno apprezzato gli sforzi e compreso gli errori, che fanno parte del gioco. La speranza e l’augurio è che possano trovare la forza per ripartire, ma questa mano bisogna dargliela concretamente, in termini di presenze allo stadio, di incoraggiamenti, di pacche sulla spalla ed anche di critica, perché quando questa è costruttiva fa bene ed aiuta a crescere.

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In questo anno di Lega Pro abbiamo visto leoni che ruggiscono e che non hanno mai lasciato la squadra. Ed ai quali va detto solo grazie, di cuore. Sia quelli sempre presenti, sia quelli lontani, ma sempre presenti con il pensiero: i commenti che avete lasciato su questa pagina sono stati sinceri, genuini e apprezzati. Anche i vostri incoraggiamenti ci hanno gratificato e spronato. Poi ci sono i “leoni da tastiera” che evidentemente hanno tempo da perdere per pontificare sul nulla e che hanno magari salutato con soddisfazione questa nostra delusione. A loro potremmo dire tanto, ma non lo faremo. Solo una cosa ci sia consentita dire: se si gode per la retrocessione della squadra della propria città significa che dentro avete proprio nulla. E ci dispiace per voi. Per il resto grazie allo staff tecnico ed a tutti i ragazzi: ce l’hanno messa tutta. Purtroppo non è bastato.

La delusione è tanta, ma il leone non è morto. E’ solo ferito e non è detto che non possa guarire e tornare a ruggire, più forte di prima. Ci resta l’orgoglio, allora. E di questo ne abbiamo da vendere. Ed è con orgoglio che retrocediamo ed è con il petto gonfio che possiamo dire di essere fieri, leali e puliti. Magari nel calcio queste cose non pagano, ma noi queste sono cose che abbiamo dentro (contrariamente ad altri) e lo rivendichiamo ad alta voce. Grazie a chi ci vuole bene. Grazie a chi è venuto allo stadio. Grazie a chi ha sofferto da lontano. Grazie a chi ha fatto sacrifici e rinunce per questi colori magici che ama da bambino. Siate orgogliosi di questa Vibonese, della sua proprietà, della gente che lavora dietro le quinte, dei tecnici, della squadra. Come noi lo siamo di voi. Forza Vibonese. Sempre e comunque”.

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