Revocata anche la sorveglianza speciale che era stata decisa dal Tribunale di Vibo. Inammissibile il ricorso della Procura, fondato quello dei difensori
Il Procuratore Mario Spagnuolo: “Siamo solo all’inizio. Le indagini vanno avanti senza sosta e si concentreranno soprattutto sui profili relativi alla sicurezza dei cittadini che attraversano l'opera”.
Traffico veicolare consentito lungo gli 8,5 chilometri sui quali è scattato il sequestro preventivo disposto dalla Procura di Vibo Valentia. Chiusa al traffico, invece, la Sp 58. Tra le ipotesi di reato contestate ci sono il disastro doloso e la truffa.
Nuovo appuntamento con il cineforum di Libera che proporrà proiezioni in tutta la provincia sulle tematiche della lotta alla mafia e della cittadinanza attiva. Si parte con “Il sangue verde” di Segre.
A lui riconosciuto il merito di essersi «Speso con impareggiabile professionalità superando barriere burocratiche normalmente impenetrabili» e l'invito a tornare a dare, ma dall'esterno, un contributo alla città.
I referenti provinciali del movimento annunciano un’interrogazione al governo su stipendi e posti di lavoro indicando come nuovo vicecoordinatore un dipendente dell’Ente: Giulio Di Masi.
I lavoratori in agitazione per il mancato pagamento degli stipendi sono tornati ad occupare la filiale vibonese del Monte dei Paschi di Siena, tesoreria dell’Ente.
Un ventenne, di probabili origini senegalesi, è stato trovato per terra lungo la strada per Calimera ma non è riuscito a fornire spiegazioni sull’accaduto ai carabinieri.
L’accordo europeo prevede la riduzione delle emissioni inquinanti del 20 per cento entro il 2020. Il primo cittadino Francesco Mazzeo: «Così proiettiamo il territorio verso un livello più elevato».
L'uomo è stato fermato nei pressi di Mileto dalla Polizia stradale di Vibo e posto ai domiciliari per aver attestato falsamente la propria identità tramite documentazione anch'essa falsa.
Il presunto boss era stato tratto in arresto lo scorso maggio per diverse violazioni della sorveglianza speciale. La decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro.
Il quarantanovenne di Pizzo è morto la notte scorsa all’ospedale Pugliese di Catanzaro a causa dei gravi traumi riportati in seguito ad una caduta avvenuta lo scorso 3 dicembre.
Il ministro dell’Interno ha presentato un emendamento alla legge di stabilità. «Sono antenne dello Stato - ha detto - va scongiurato l'isolamento dei territori interessati».
La Procura generale di Catanzaro non ha appellato la sentenza di primo grado del processo contro i clan delle Preserre, assolvendo tra gli altri l’ex primo cittadino di Gerocarne.
L’operazione scattata contro il clan Lo Bianco-Barba, aveva fatto luce su un vasto giro di usura ed estorsioni nelle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.