Oltre cento gli studenti dell'"Einaudi" di Serra San Bruno, dell'Itg e dell'Iti di Vibo coinvolti in visite aziendali dalla sezione Piccola industria di Confindustria presieduta da Domenico Calafati.
Circolo cittadino e segreteria provinciale del partito estendono la solidarietà a tutte le forze dell’ordine operanti sul territorio. E aggiungono: «in questo clima, scellerato sopprimere la Prefettura».
L’esponente sindacale condanna la latitanza della politica e invita a «trovare una nuova unità d’intenti per scongiurare il disegno di spoliazione della provincia».
La seduta era stata convocata con “urgenza” vista l’imminente scadenza dei termini. Errori materiali e una pratica incompleta sarebbero alla base del rinvio secondo quanto sostenuto dall’opposizione che ha protestato in aula.
Il Coordinamento vibonese delle associazioni contro le mafie esprime vicinanza ma avverte: «serve più attenzione nella gestione dei beni sottratti alla criminalità».
In programma per domani al Centro di formazione dell’azienda sanitaria un evento di approfondimento sulle attività messe in campo dalle istituzioni competenti in materia.
Secondo uno studio di Save the Children sulle origini delle povertà giovanili, la Calabria è la regione che spende meno per i servizi sociali e che registra il numero più alto di minori vittime di mafia. E a Vibo l’indice di presenza mafiosa è superiore al 60 per cento.
Ogni anno una Piccola-media impresa italiana deve sborsare in media il 44 per cento del suo fatturato solo per Ires e Irap. E la percentuale schizza se si prendono in considerazione le altre imposte indirette.
Anche il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta si aggiunge al corro di vicinanza al funzionario della Polizia Municipale vibonese.
Accompagnati dai sindacati Slai Cobas e Ugl, hanno richiesto il pagamento degli stipendi arretrati da parte delle rispettive ditte che, nel caso dell’Eurocoop, operante a Pizzo, ammontano ormai a cinque mensilità.
A Nicotera Marina ignoti hanno preso di mira il laboratorio didattico che si stava realizzando, grazie a fondi ministeriali, all’interno di un bene appartenuto ai Mancuso di Limbadi.
Dai “Liberali per Vibo” di Lorenzo Lombardo, da "Vibo Unica" con Claudia Gioia e, ancora, dalla Seconda Commissione consiliare, guidata da Francescantonio Tedesco, nuovi attestati di solidarietà al funzionario della municipale.
Dal 21 novembre e fino a marzo una nuova esperienza «dal forte profumo giovanile» realizzata grazie alla disponibilità del Sistema bibliotecario vibonese.