Si allarga il dibattito attorno allo stabilimento industriale dismesso oramai dal 2012 e mai ricovertito. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Luigi Razza: «L’azienda voleva vendere, il sito gli costa 180mila euro all’anno»
L’amministrazione visita il sito accompagnata da responsabili aziendali e tecnici dell’Arpacal. All’ordine del giorno la questione ambientale e la riconversione
Ancora senza esito le ricerche avviate dal comitato scientifico sulle tracce del re di Napoli. La cassa che si supponeva contenesse le sue spoglie, fotografata nel 1975, non è stata trovata.
Il comune delle Preserre, insieme ai comuni di Paraloup e Varzi e alla Fondazione Revelli, ha dato vita ad un progetto mirato alla riscoperta di mestieri e vocazioni locali che vanno scomparendo.
La giornalista Rai, di origini reggine, sarà ospite della cittadina tirrenica sabato 30 gennaio su iniziativa dell’Associazione Rotary “La città del Sole”.
L’azienda bergamasca e la nuova proprietà tedesca avrebbero in animo di prelevare da Vibo Marina, macchinari e materiali senza aver programmato il destino dell’area. Il sindacalista dello Slai Cobas chiede l’avvio di un tavolo istituzionale.
Seicentosessantanove lavoratori su circa 2.700 complessivi della Italcementi, che in Italia ha le sue sedi ed i suoi stabilimenti in ben dodici regioni, avranno 33 mesi di tutele con l’obbligo per la nuova proprietà di salvaguardare posti di lavoro e stabilimenti.
«È arrivato il momento di aprire un tavolo regionale e ministeriale per riprendere seriamente una vertenza fondamentale per il lavoro e per la Calabria».
L’esponente del sindacato sollecita la bonifica dell’ex Italcementi e invita ad istituire una Consulta del lavoro per intervenire sul tessuto socio-economico.