L’iniziativa, sostenuta da Comune, Sbv e Libera Vibo, è in programma giovedì 11 a Palazzo Santa Chiara dove, alla proiezione del film sulla storia di Lea Garofalo, seguirà un incontro-dibattito.
Sarà presentata ufficialmente alla Borsa internazionale del turismo, alla presenza del presidente della Regione Oliverio, l’applicazione ideata da un team di giovani sviluppatori ed esperti di marketing calabresi.
Il coordinatore interviene a gettare acqua sul fuoco delle indiscrezioni che vorrebbero la dirigenza provinciale in rotta con il sindaco di Fabrizia, Minniti, e il candidato alle primarie di Vibo, Colelli.
Il sindacato commenta il deludente esito dell’ultimo consiglio comunale chiamato, tra le altre cose, a pronunciarsi sull’impiego degli operai non ancora transitati nella nuova ditta. L’Odg dell’opposizione rimandato alla prossima seduta.
Un cinquantenne originario di Vibo ma da tempo residente nel Reggino è stato fermato dai carabinieri subito dopo aver esploso cinque colpi di pistola all’indirizzo di una Fiat Punto di un uomo con il quale aveva da tempo dei diverbi.
Salgono così a due gli stipendi già incamerati dai dipendenti dopo la trattativa guidata dalla Prefettura che ha coinvolto i vertici dell’Ente e delle banche coinvolte nella vertenza. Attesa per il pronunciamento del giudice del lavoro.
Il consigliere comunale d’opposizione si schiera dalla parte dei lavoratori e invita l’Ente ad avviare le opportune verifiche sulla ditta. E aggiunge: «La differenziata resta un miraggio».
Una delegazione dei lavoratori dell’Ente, accompagnati dal sindacato, ha incontrato questa mattina Giovanni Bruno il quale avrebbe preso impegni circa l’avvio di un tavolo di discussione con i consiglieri regionali dei territori interessati.
Dopo la fissazione del pronunciamento del Giudice del lavoro oltre il termine utile a scongiurare il prosciugamento dei conti della Provincia a causa dei mutui, i dipendenti esasperati sono tornati a presidiare la banca.
Chiedono a gran voce l’apertura di un tavolo istituzionale sulla loro vertenza i 49 lavoratori saliti da questa mattina sul tutto della sede dell’Ente regionale.
Ferma protesta messa in atto questa mattina dai lavoratori impegnati nel progetto “Natura e turismo” presso l’Ente regionale, da tempo in mobilitazione per chiedere il rinnovo del loro periodo formativo.
Ai dipendenti dell’Ente vibonese giunge la vicinanza dei colleghi passati, dal primo agosto scorso, nei ruoli regionali. «Vicenda insostenibile. Serve un interlocutore serio».
Lavoratori in catene nei locali del Monte dei Paschi di Siena per chiedere il pagamento delle spettanze arretrate. La delibera di Niglia per la dilazione dei mutui e il pagamento del mese di luglio non ha ancora sortito alcun effetto.
Un ritardo nell’invio della documentazione al ministero avrebbe causato il provvedimento dirigenziale. Necessario l’intervento dei carabinieri per placare gli animi.
Occupata la banca e reclamato a gran voce il pagamento delle spettanze arretrate. «In assenza di risposte la mobilitazione riprenderà più pesante e clamorosa di prima» promettono i dipendenti di Palazzo ex-Enel.
Occupata l’aula consiliare e impedito il regolare svolgimento dei lavori dell’assise già rinviata ieri. Necessario l’intervento delle forze dell’ordine che ha reso possibile la ripresa del consiglio comunale.
Il comitato promotore della manifestazione, con in testa il sindaco Elio Costa, mette sul piatto i temi della protesta e annuncia nuove iniziative di mobilitazione.
Il comitato si riunisce domani in conferenza stampa per rinnovare l’appello alla mobilitazione. Fioccano le adesioni da Siulp, Sel e Fratelli d’Italia.