Vibo Valentia: anziana senza ascensore reclusa in casa – Video
La 74enne vive insieme al marito al quinto piano di un alloggio popolare di proprietà dell'Aterp: «Sono sepolta in casa», denuncia la signora Anna
«Quando siamo entrati eravamo felici. Finalmente avevamo una nostra casa. Sapevamo che l’ascensore non funzionava, ma 18 anni fa le scale non erano un ostacolo». Inizia così il racconto di Anna. Lei e suo marito, rispettivamente di 74 e 81 anni vivono al quinto piano di una palazzina senza ascensore. La coppia di anziani non è in grado di usare le scale, proibitive soprattutto per la donna che ha gravi problemi di deambulazione. L’immobile si trova in contrada Vaccaro, periferia di Vibo Valentia. Un quartiere di edifici tutti uguali. Sono le case popolari di proprietà dell’Aterp. Gli assegnatari hanno dovuto lottare per entrare in possesso di questi alloggi, che però non avrebbero il certificato di agibilità. Un requisito fondamentale per potere collaudare l’ascensore, che c’è ma non è mai entrato in funzione. Da qualche tempo la donna esce solo per effettuare i controlli medici. «L’ultima visita risale al 20 gennaio – continua -. Sono sepolta in casa. Non posso nemmeno andare in chiesa, ma cerco di non pensarci», dice rassegnata. I suoi due figli vivono al Nord. «Sono preoccupati, quando scendono ci riempiono il congelatore. Perché anche salire due buste della spesa è faticoso. Mio marito, nonostante la sua età, ancora ce la fa, finché fiato e gambe reggono. I nostri figli vorrebbero che ci trasferissimo da loro, ma questa è la nostra casa. Vibo è la nostra città. Qui ci sono le mie radici… Perché devo andarmene da qui? – si domanda – Vorremmo solo che l’ascensore funzionasse per potere uscire di casa». Chiede aiuto Anna. Per sé e per suo marito. Chiede aiuto per tutti quegli inquilini che si trovano nelle stesse condizioni.
Esasperati alcuni residenti del popoloso quartiere hanno deciso di presentare un esposto in Procura per individuare cause e responsabili delle condizioni di degrado e abbandono in cui versano le case popolari. Qui, dove il tempo sembra essersi fermato a decenni fa, persino i cassonetti della spazzatura resistono al passare del tempo, in barba al servizio di raccolta differenziata.
*** In relazione a quanto sopra in data 14/02/2024 dal Commissario straordinario dell’Aterp, avvocato Grazia Maria Carmela Iannini, riceviamo e pubblichiamo: “In merito all’articolo a firma Cristina Iannuzzi del 13 febbraio occorre, in via preliminare, evidenziare che la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elevatori, quando non si tratti di problemi strutturali, è competenza esclusiva della gestione condominiale, laddove sono stati nominati degli Amministratori di Condominio, ovvero dagli stessi assegnatari che ne hanno la responsabilità fin da quando sottoscrivono il relativo contratto di locazione; peraltro, è bene sottolinearlo, non esiste alcun nesso amministrativo-burocratico tra la certificazione di agibilità e la non utilizzazione dell’ascensore dovuta, come nel caso in specie, ad altre motivazioni. Nella fattispecie, in considerazione dell’esistenza di infiltrazioni di acqua nel vano ascensore, si è reso indispensabile richiedere adeguato finanziamento per porre rimedio a tale condizione; i fondi richiesti, pari a circa 165.000,00 euro circa, riguardano tutti gli impianti elevatori di Contrada Vaccaro e risalgono ad una formale richiesta già formulata alla Regione Calabria. La permanenza dei due anziani nello stesso alloggio potrebbe avere una soluzione, in via solo teorica, attraverso la procedura di richiesta di cambio alloggio, prevista dalla legge n. 32/1996 s.m.i., peraltro mai avanzata da parte dei due anziani interessati; com’è noto, tuttavia, ATERP Calabria non dispone di alloggi liberi nella Città di Vibo Valentia per consentire tale possibilità. Riguardo la condizione degli stessi immobili di Contrada Vaccaro, che necessitano certamente di adeguati interventi manutentivi come per il resto della città di Vibo Valentia, abbiamo il dovere di far rilevare, e non è la prima volta, che ATERP Calabria può realizzare tali interventi sugli edifici di sua proprietà soltanto se destinataria di adeguati finanziamenti e che nella nostra stessa condizione versano tutte le Aziende Case del territorio nazionale“.
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