venerdì,Giugno 20 2025

Vibo, torrenti come fogne: alla foce dell’Antonucci spunta un tubo che sversa direttamente in mare. Il sindaco: «Rete al collasso» – VIDEO

Va sempre peggio e la stagione estiva appare già compromessa. I fossi continuano a vomitare liquami e la spazzatura galleggia in acqua. Il Comune sta cercando di fare il possibile ma le condotte continuano a rompersi. L’appello di Romeo agli altri primi cittadini per fare pressione sulla Regione

Featured Video Play Icon

L’inizio della stagione balneare 2025 nel Vibonese rischia di essere ricordato come uno dei più complicati. A pochi giorni dall’arrivo ufficiale dell’estate, il mare da Pizzo a Nicotera torna al centro delle polemiche. Le segnalazioni di residenti e vacanzieri si moltiplicano giorno dopo giorno: chiazze marroni, scarichi sospetti e rifiuti galleggianti minano la qualità della balneazione. E lungo le spiagge, la situazione non è certo più rassicurante. A Pizzo, l’arenile dinanzi all’Istituto nautico, è un ricettacolo di rifiuti e il mare continua a spaventare il turismo per la sua colorazione verde, che gli esperti attribuiscono al proliferare di micro alghe.

A Vibo Valentia gli osservati speciali sono il torrente Sant’Anna e l’Antonucci. Proprio nel Fosso Antonucci, nei giorni scorsi, alcuni video girati dai residenti hanno mostrato uno scarico di liquidi scuri direttamente in mare attraverso una nuova tubatura. Video che la redazione de ilVibonese ha sottoposto all’attenzione del sindaco Enzo Romeo che si è attivato per far luce sull’accaduto e rispondere all’allarme lanciato dai cittadini.

Leggi anche ⬇️

«Si tratta di un bypass che doveva permettere al fosso di restare asciutto per completarne la bonifica» ha spiegato il sindaco. Ma nel frattempo l’ennesima rottura delle condotte fognarie ha presentato il conto e quello che doveva essere un accorgimento tecnico per evitare nuovi depositi lungo foce si è trasformato in un canale diretto verso il mare per i reflui. «È la quarta rottura in appena due mesi – ha dichiarato Romeo – e purtroppo è il risultato della vetustà delle condotte esistenti. I tecnici – ha rassicurato – sono al lavoro per risolvere questa ultima criticità».

Il tubo visibile sulla spiaggia era stato, infatti, predisposto per evitare che l’acqua reflua attraversasse il corso naturale del fosso, contaminando l’area bonificata. Un intervento tampone, insomma. Ma l’ennesimo guasto alla rete fognaria non ha fatto altro che alimentare la preoccupazione di residenti e turisti. «Quello che mi propongo è utilizzare i 18 milioni di euro che la Protezione civile ci ha concesso per la messa in sicurezza dei fossi, con la speranza di poter inserire in questo tipo di progetto anche la possibilità di rifare almeno quella parte di condotta fognaria che passa in trasversale sui fossi».

Leggi anche ⬇️

Sul fronte Sant’Anna, la situazione non è meno delicata. Proprio in questi giorni una chiazza sospetta ha fatto scattare l’allarme. L’Arpacal è intervenuta con i droni, il Comune ha effettuato un sopralluogo urgente, e – spiega Romeo – «una manovra sbagliata è stata corretta subito. Ma si stanno svolgendo indagini per capire le responsabilità». Nel frattempo, si è in dirittura d’arrivo per la soluzione provvisoria prevista per questa estate: un collettamento tra i depuratori Silica e Porto Salvo, per impedire che anche i liquami depurati finiscano nel torrente. «La convenzione è già firmata – fa sapere Romeo – e l’intervento verrà completato a breve. L’obiettivo è evitare qualunque tipo di immissione nel Sant’Anna, anche se sappiamo che il problema sono anche gli scarichi abusivi lungo il corso d’acqua».

Un’emergenza comune, quella dell’inquinamento delle acque di balneazione, che ha spinto il sindaco di Vibo a chiedere ai primi cittadini della costa vibonese di agire con decisione tramite un’azione coordinata: «L’esigenza di mantenere le nostre acque marine in modo ottimale è un’esigenza di tutti – conclude Romeo -. È una cosa che tocca a tutti e tocca soprattutto ai sindaci che hanno la responsabilità di tutto ciò. Ma tocca anche alla Regione, che attraverso le sue aziende e attraverso le sue società deve darci una mano e far sì che questo problema venga risolto in modo ottimale e soprattutto definitivo».

Articoli correlati

top
preload imagepreload image