lunedì,Maggio 6 2024

Distretti del cibo del territorio rurale vibonese, la proposta ottiene il primo via libera della Regione

L’idea è stata avanzata dal Cogal Monte Poro – Serre Vibonesi. Ora si pensa alla creazione di un consorzio con tutti i partener aderenti

Distretti del cibo del territorio rurale vibonese, la proposta ottiene il primo via libera della Regione

Il presidente del Cogal Monte Poro – Serre Vibonesi, Raffaele Greco, accoglie con soddisfazione gli esiti della fase istruttoria del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, che ha dichiarato ammissibile la candidatura del Distretto del cibo del territorio rurale vibonese. I dettagli sono contenuti in una nota stampa.

La proposta del Distretto avanzata dal Cogal, nella sua qualità di soggetto proponente, è stata particolarmente apprezzata dai tecnici del Dipartimento regionale, sia in ordine alla qualità e rappresentatività del partenariato, che alla strategia progettuale messa in campo, tant’è che il progetto è stato collocato al terzo posto della graduatoria delle 23 candidature ritenute ammissibili, subito dopo le proposte dei Distretti della Piana di Sibari e dell’Alto Jonio Cosentino.

Il presidente del Cogal intende, quindi, ringraziare pubblicamente tutti i 131 partner, che hanno partecipato all’impegnativo processo di concertazione, per la definizione delle principali scelte progettuali, dalle tante piccole imprese, rappresentative dei comparti rurali, agroalimentari e ittici, dell’enogastronomia e del turismo, il Consorzio della ‘Nduja di Spilinga, il Consorzio Piante Officinali, l’Eiponieon Project Center, unitamente a storiche imprese del territorio, come la Giacinto Callipo Conserve Alimentari, a 25 Comuni rurali del vibonese, all’Amministrazione Provinciale di Vibo, alle associazioni di produttori e cittadini, quali Cia, la Coldiretti, la Cna, l’Anpa, l’Alpaa, la Legacoop, La Confcooperative, il Flag dello Stretto, Slow food, il Wwf, la Federconsumatori. Fino ad arrivare all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’Università di Parma, l’Unical, l’Università Magna Graecia, l’Accademia Internazionale Dieta Mediterranea di Riferimento, la Scuola di Cucina “Uno chef per Elena e Pietro”, l’Unla, la Cooperativa sociale Promidea che, relativamente ai temi connessi con la ricerca, lo sviluppo pre-competitivo, l’innovazione e la formazione, consentiranno alla progettualità del dc di superare l’autoreferenzialità del territorio.

La sede della Regione Calabria
La Cittadella, sede della Regione Calabria

Naturalmente – si evidenzia nella nota stampa – il riconoscimento del Distretto del Cibo del territorio vibonese, che tecnicamente avverrà attraverso una formale delibera di Giunta Regionale e si concluderà con l’iscrizione del d.c negli appositi elenchi ministeriali, non è che il primo, seppur fondamentale, passo.

Si tratta, ora, di “mettere a terra” il progetto – si legge ancora- procedendo speditamente con la costituzione del Consorzio, tra tutti i partner aderenti, per prepararsi alla partecipazione ai prossimi esclusivi bandi sui Distretti, che il Mise, verosimilmente, pubblicherà entro il prossimo mese di marzo.  Ciò, per dare concretezza alle linee strategiche progettuali, delineate dal partenariato nella proposta di candidatura, verso il raggiungimento di fondamentali obiettivi di sviluppo e crescita economica del territorio vibonese. Strategia che, partendo dal segmento del turismo eno-gastronomico, e rafforzando e migliorando il sistema di offerta e l’efficacia della comunicazione turistica, intende mettere al centro le filiere produttive e le imprese che ne fanno parte, le produzioni di qualità e i loro consorzi di tutela, nel rispetto dell’ambiente, del territorio e dei consumatori.  

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