Continua a far discutere il torrente “Sant’Anna” di Bivona le cui acque non proprio limpide finiscono in mare, con gravi rischi per residenti, bagnanti, vacanzieri e operatori turistici. E’ questa volta Giovanni Patania, segretario provinciale Confasila, ad intervenire: «Non più tardi di una settimana fa, con annunci roboanti, si decretava la soluzione del torrente Sant’Anna, che entro il 15 maggio sarebbe stato collettato al depuratore di Portosalvo. Da un lato l’amministrazione comunale che in Consiglio assicurava che tutto è a posto, dall’altra qualche forza politica riteneva le rassicurazioni dell’amministrazione soddisfacenti cantando vittoria per l’impresa raggiunta. Ma la realtà è nuda e cruda – continua il sindacalista – e non si possono prendere in giro i cittadini. Oggi, 16 maggio, il torrente Sant’Anna continua a svernare in mare e prima di Giugno non potrà essere collettato. Quindi, rispetto agli altri anni, non è cambiato nulla, solo gli annunci e le vittorie decantate sulla stampa».

Il Sant’Anna, secondo il segretario provinciale della Confasila, «è un problema da affrontare con continuità e non solo nei mesi estivi, perché se è vero che il depuratore della Silica funziona bene, nel torrente ci sono altri scarichi che vanno individuati al più presto e lo si può fare solo se deviato già da maggio. Invece il torrente, come si evince dalle foto, continua a scaricare a mare e il problema permane nella sua interezza».