lunedì,Maggio 13 2024

Vibo-Triparni, quello scempio ambientale non finisce mai: incivili sempre fuori controllo

Parliamo della discarica a cielo aperto che puntualmente (nonostante le bonifiche del Comune) ricompare lungo la strada che unisce il capoluogo alla frazione. L’assessore Bruni a fine maggio scorso: «Il Comune ha attivato 17 video trappole in alcuni punti della città, un servizio che sarà presto incrementato»

Vibo-Triparni, quello scempio ambientale non finisce mai: incivili sempre fuori controllo
Rifiuti abbandonati lungo la strada per Triparni
Altri rifiuti abbandonati lungo la strada per Triparni

Non c’è davvero fine. Quello scempio ambientale non finisce mai, puntualmente ricompare e i soliti “lordazzi” sono sempre più fuori controllo e liberi di agire. E il triste fenomeno – nonostante le bonifiche eseguite dal Comune di Vibo Valentia nel corso del tempo – sembra ogni volta riprodursi con indicibile naturalezza. Parliamo della solita discarica di immondizia a cielo aperto che, periodicamente, si viene a (ri)creare lungo la strada che unisce la città capoluogo con la frazione di Triparni, per poi giungere fino a Portosalvo e arrivare così fino al litorale comunale di Trainiti. Il grosso dei rifiuti, in particolare, fa bella mostra di sé nei pressi dell’incrocio per le Vene. Evidentemente questo angolo deve risultare molto “caro” agli incivili che impunemente non esitano a gettare buste strapiene di rifiuti di ogni genere lungo il tratto di strada in questione, anche se è facile vedere sacchetti di immondizia tranquillamente abbandonati sempre ai bordi della medesima strada. [Continua in basso]

Necessario incrementare il servizio di videosorveglianza

Si tratta per lo più di rifiuti domestici, quelli che si producono giornalmente in casa e che, le persone civili, differenziano per bene per poi sistemare i singoli sacchetti nei rispettivi mastelli e la sera collocarli fuori casa per consentire al mattino presto il ritiro da parte degli operatori ecologici. Ma questa operazione a qualcuno dà fastidio e noia. Impegna molto e, dunque, ecco che si preferisce gettare fuori per strada la propria immondizia. Inutile sottolineare che questo luogo avrebbe assoluto bisogno della collocazione di apposite telecamere o fototrappole “anti lordazzi”, al fine di individuare e immortalare coloro che con tanta disinvoltura mista a solerzia si adoperano nel lancio del sacchetto. Magari una maxi-multa all’incivile di turno potrebbe sortire qualche effetto. O almeno si spera. Se, dunque, il pessimo vizio di abbandonare i rifiuti domestici all’aria aperta non cambia, allora bisogna fare qualcosa per impedirlo. Il che vuol dire potenziare ancora di più il servizio di videosorveglianza che, peraltro, è già esistente. E su questo anche l’assessore comunale all’Ambiente Vincenzo Bruni qualche tempo addietro era stato chiaro non mancando di ribadire come non sia più tollerabile assistere alla formazione di micro discariche: «Per combattere il fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti – ha spiegato il rappresentante della giunta – il Comune, oltre a controlli mirati, ha attivato 17 video trappole in alcuni punti della città, un servizio che sarà presto incrementato».

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