martedì,Aprile 16 2024

Carenza idrica, «costretto con la famiglia a lasciare la mia Vibo Marina. Una sconfitta»

Amara testimonianza di un vibonese che dal 1987 si è trasferito a Roma, ma che ogni anno ha quasi sempre scelto la frazione per trascorrere le vacanze

Carenza idrica, «costretto con la famiglia a lasciare la mia Vibo Marina. Una sconfitta»
Veduta aerea di Vibo Marina: amara testimonianza di un cittadino costretto a lasciare la frazione per la mancanza d'acqua

«Egregio direttore, sono un vibonese che dal 1987 per motivi prima di studio e poi di lavoro si è trasferito a Roma, ma che ogni anno, mantenendo una piccola abitazione a Vibo Marina, ha quasi sempre scelto la sua terra d’origine come luogo dove trascorrere le sue vacanze, a maggior ragione dal 2007 quando la mia famiglia si è via via allargata con l’arrivo dei miei 4 figli ai quali ho sempre trasmesso l’amore per questa regione. Anche quest’anno abbiamo deciso di raggiungere Vibo Marina con lo stesso entusiasmo di sempre portando con noi anche una compagna di scuola della mia primogenita, ma arrivati a Vibo Marina il 1° luglio subito ci siamo scontrati col solito problema della mancanza di acqua». È questo l’incipit di una lettera che Francesco Mignucci ha indirizzato alla redazione del Vibonese.it.

«Essendo dotati di una cisterna – prosegue l’interessato – pensavamo che una volta riempita saremmo potuti andare avanti come abbiamo sempre fatto gli anni passati, quando di giorno “sfruttavamo” la cisterna che si riempiva di notte, ma dopo 4 giorni di totale mancanza di approvvigionamento di acqua, questa mattina insieme a mia moglie, dopo aver trascorso un’altra notte ad aspettare inutilmente che i rubinetti cominciassero a far uscire la tanto agognata acqua, ci siamo arresi. Prenderemo i nostri 4 figli, la compagna di nostra figlia, li caricheremo in macchina e raggiungeremo la Romagna, terra di origine di mia moglie, dove troveremo un mare neanche lontanamente comparabile alle splendide acque del nostro mare, prezzi sicuramente leggermente più alti, ma dove viceversa le persone siano esse cittadini o turisti, vengono trattati con civiltà! Non è possibile -si legge sempre nel testo della missiva – che nel 2021 intere famiglie vengano lasciate senza acqua perché le istituzioni, qualsiasi colore politico le guidino, non sanno programmare, intervenire e risolvere. La Calabria vive di turismo e poi chi la sceglie viene lasciato senza acqua? Quando questa mattina – questa l’amara conclusione della lettera – farò salire i miei figli nelle nostre macchine per lasciare la mia Vibo Marina, mi sentirò sconfitto come calabrese che ama la sua terra che non ha saputo accogliere i suoi figli che volevano soltanto godere delle bellezze che essa ha. Con infinito rammarico Francesco, Daniela, Rachele, Camilla, Nicolò, Jacopo e Giorgia».

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