Prima neve: mancano uomini, mezzi e perfino il sale. Sotto accusa la Provincia – FOTO
Notevoli disagi alla viabilità interna nelle Serre e Preserre vibonesi nonostante l’apposito Piano deliberato dall’Ente. I sindaci di Fabrizia, Mongiana e Arena denunciano gravi ritardi e confusione. La provinciale n. 58 chiusa senza un’ordinanza.
«Com’è possibile che nel 2016, qualche fiocco di neve provochi la paralisi completa di un entroterra montano? Una domanda, mille interrogativi. Innumerevoli disagi, scuole chiuse e silenzio. Un assordante silenzio da parte delle istituzioni preposte».
Ciò che accade nelle Serre vibonesi ha del paradossale. A poco meno di una settimana dall’approvazione del Piano neve da parte della Provincia, vengono giù i primi fiocchi con il risultato che i disagi che la programmazione pubblica avrebbe dovuto fronteggiare si presentano in tutta la loro gravità dopo la caduta di pochi centimetri di neve e la formazione di un sottile strato di ghiaccio.
Una macchina organizzativa che, dunque, parte già con il piede sbagliato e non fa ben sperare in vista dell’ulteriore abbassamento delle temperature di queste ore con precipitazioni nevose che si stanno verificando anche a quote più basse nel resto della provincia.
Via libera al Piano neve, costituito fondo di 100mila euro
La prima denuncia di inefficienze arriva dai comuni più colpiti dalla prima neve, quelli di Mongiana e Fabrizia in particolare, i cui sindaci, Bruno Iorfida e Antonio Minniti, affidano ad una nota congiunta le loro rimostranze. Gli stessi si sono trovati a fronteggiare i primi disagi con mezzi e personale proprio «al fine di rendere meno pericolose le disastrate strade provinciali interne. Nel pieno dell’inverno e in massima allerta meteorologica, non si ha a disposizione neanche uno spalaneve» hanno reclamato a gran voce.
Va da sé il giudizio sulla Provincia di Vibo che, «nonostante il Piano neve approvato pochi giorni fa», si è fatta trovare «del tutto impreparata ad affrontare una tale emergenza, infatti la mancanza di mezzi, di uomini e di materiale ha provocato un vero domino, soprattutto nell’entroterra».
«Il nostro impegno – scrivono i sindaci Minniti e Iorfida – è quello di garantire sicurezza e incolumità ai cittadini, cercando di affrontare il problema, a volte ricorrendo anche all’utilizzo di operatori dell’Ente. Abbiamo intrapreso un’azione di sorveglianza e vigilanza dei territori, sin dalla serata di ieri (domenica, ndr), con l’intento di non lasciare isolate le nostre comunità e avere un’idea delle criticità. Una proposta sarebbe quella di affidare in gestione parti di strada a noi comuni, affinché possiamo intervenire tempestivamente mediante un sistema di gestione, ripartito tra i comuni di Mongiana, Fabrizia e Nardodipace, con il fine ultimo di garantire la transitabilità».
Ancora più paradossale ciò che accade ad Arena dove il sindaco Antonino Schinella aggiunge alle segnalazioni delle carenze organizzative (quali la mancanza di mezzi e perfino del sale per le strade) anche quelli burocratici con una strada la provinciale n. 58 per Serra San Bruno che, in mancanza di intervento, viene addirittura chiusa dalla Provincia. Chiusura però effettuata senza dare comunicazione ai sindaci interessati e dunque, si ipotizza, anche in assenza di un’apposita ordinanza. Così la prima neve mette a nudo tutte le inefficienze di un sistema pubblico ormai allo sbando.