Il Tribunale del Riesame ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti dell’imprenditore Filippo Niglia, 59 anni, e Salvatore Niglia, 31 anni, di Briatico, rispettivamente padre e figlio, arrestati il 30 marzo scorso. In sede di convalida degli arresti, il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Giulio De Gregorio, aveva disposto il carcere in luogo della detenzione domiciliare. Da qui il ricorso al Tdl da parte dell’avvocato Daniela Garisto, con il Riesame che ha ora accolto la detenzione agli arresti domiciliari.
Detenzione di armi clandestine, munizioni e ricettazione, l’accusa per i due Niglia, arrestati in flagranza di reato poiché in un terreno di loro proprietà, ubicato nella frazione San Leo di Briatico, i militari dell’Arma della locale Stazione hanno rinvenuto una pistola di marca Beretta calibro 7,65 risultata rubata a Parma nel 2008, oltre 60 cartucce dello stesso calibro e, sotto un albero di limoni, nascosta in una busta di plastica, un’altra pistola marca Beretta calibro 7,65 con matricola punzonata e con 50 cartucce dello stesso calibro e dieci di fucile calibro 12. Le armi sono state trovate grazie all’ausilio delle unità cinofile dello Squadrone Cacciatori e poste sotto sequestro.
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