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Antimafia, Morra di nuovo contro il coordinatore calabrese di Forza Italia Mangialavori: «Silenzio assordante»

Il presidente della Commissione parlamentare antimafia sottolinea che buona parte dell’informazione è venuta meno ai suoi doveri: «La situazione della provincia di Vibo è esplosiva per il livello di infiltrazione della ‘ndrangheta in tante amministrazioni comunali e pubbliche, con buona pace delle istituzioni preposte a controllare»

Antimafia, Morra di nuovo contro il coordinatore calabrese di Forza Italia Mangialavori: «Silenzio assordante»
A sinistra Nicola Morra, a destra Giuseppe Mangialavori
Il nuovo Post di Nicola Morra su Facebook

Nuovo affondo del presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, contro il coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria, il senatore Giuseppe Mangialavori. Con un Post su Facebook, Morra sottolinea il silenzio da parte della politica e di una buona fetta dell’informazione rispetto a “situazioni imbarazzanti che interessano il senatore Mangialavori” (LEGGI QUI: Morra contro Mangialavori: «Chiarisca sostegno clan ipotizzato da Dda di Gratteri e l’assunzione della figlia del boss»).

Ecco il Post pubblicato dal senatore Morra sul proprio profilo Facebook: [Continua in basso]

Il Post di Morra del 14 luglio scorso

Tre giorni fa qui sul social network Facebook ho pubblicato questo post che riporto in foto. In tale post scrivevo di situazioni “imbarazzanti” per il senatore Mangialavori, di Vibo Valentia, coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria.
Ora, se si scrivono falsità, com’è giusto che sia, si rischia di essere querelati per aver diffamato l’onorabilità della persona oggetto delle dichiarazioni mendaci ma, così come avvenuto nel 2021 allorquando iniziai, insieme ai colleghi del M5S, a segnalare opacità in alcune scelte passate del senatore Mangialavori, ad oggi non mi risulta essere stato oggetto di querela da parte del coordinatore regionale del partito di Berlusconi.

Mi aspettavo che sia l’informazione calabrese, sia quella nazionale, riprendessero i fatti da me rappresentati, chiedendo chiarezza al senatore Mangialavori, ed invece soprattutto la seconda è risultata assolutamente miope e distratta.
Eppure si tratta del coordinatore regionale della Calabria di un partito che alle ultime elezioni regionali ha ottenuto percentuali di rilievo nazionale, data la crisi di consenso che ha investito da più tempo Forza Italia. E le ipotesi che sono adombrate sono assai tetre, a meno che la promiscuità con ambienti ‘ndranghetistici oggi sia considerata pienamente accettabile dai commentatori della politica, non solo calabrese.
E tuttavia, nessun giornale nazionale, nessun network televisivo ha inteso riprendere tale notizia, anche e forse perché a scrivere è stato il Presidente della Commissione Antimafia, considerato da tanti un legno storto poiché si permette di criticare le istituzioni! Vero è che quel giorno ci sono state vicende politico-parlamentari importanti con le dimissioni di Draghi, ma è altrettanto vero che un tempo in questo paese si gridava “fuori la mafia dallo Stato”, memori del sacrificio che era stato chiesto a servitori dello Stato forse abbandonati, se non venduti a poteri criminali e certamente non democratici.

Purtroppo è l’informazione, volutamente parziale e strabica perché controllata dal potere – troppo spesso colluso e criminale -, ad essere in difetto rispetto ai suoi doveri.
La situazione della provincia di Vibo Valentia è esplosiva per il livello di infiltrazione e condizionamento che la ‘ndrangheta opera in tante amministrazioni comunali e pubbliche, con buona pace delle istituzioni preposte a controllare in via preventiva il rispetto della legalità amministrativa, con il clan Mancuso che è nuovamente tornato alla ribalta delle cronache criminali dopo l’operazione Rinascita-Scott promossa a dicembre del 2019 dalla DDA di Catanzaro guidata da Gratteri.

Però l’ordine è NON SCRIVERNE!

Aiutatemi a diffondere questo post, la democrazia non può voltarsi dall’altra parte quando la legalità viene calpestata”.

LEGGI ANCHE: Morra contro Mangialavori: «Chiarisca sostegno clan ipotizzato da Dda di Gratteri e l’assunzione della figlia del boss»

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