martedì,Maggio 14 2024

Sentenza Imponimento, Morra risponde a De Nisi: «Querele temerarie e infondate»

Il presidente della Commissione parlamentare antimafia replica al consigliere regionale di Coraggio Italia e chiede al prefetto di Vibo massima vigilanza sul Comune di Filadelfia. Diverse le amministrazioni comunali del Vibonese nel "mirino"

Sentenza Imponimento, Morra risponde a De Nisi: «Querele temerarie e infondate»
Nicola Morra

Arriva a stretto giro la risposta del presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, all’annuncio di querela da parte dell’attuale segretario regionale di “Coraggio Italia – Italia al Centro”, Francesco De Nisi, che è anche consigliere regionale. Attraverso un Post su facebook, il senatore così scrive:

Torniamo a Vibo perché se dopo il deposito delle motivazioni della sentenza Imponimento – dove un giudice della Repubblica ritiene provato (almeno in primo grado) il sostegno del clan Anello all’allora sindaco di Filadelfia e poi presidente della Provincia di Vibo Francesco De Nisi – quest’ultimo attraverso la stampa annuncia querele. Nel silenzio dei leader nazionali del suo partito, Giovanni Quagliariello (spesso in visita proprio a Vibo) e Giovanni Toti – nonostante nella sentenza si parla di voti comprati con soldi, uso di armi ed intimidazioni agli elettori – ad intervenire è l’attuale consigliere regionale di “Coraggio Italia – Italia al Centro”, Francesco De Nisi (non indagato). Stupiscono due cose del suo intervento: che pur dichiarandosi a conoscenza delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giovanni Angotti da almeno due anni, solo ora annuncia querela nei suoi confronti; che pur avendo richiamato nel mio Post la sentenza di un giudice della Repubblica, lo stesso annunci querela (non si sa per cosa e per quale reato) anche nei confronti del presidente della Commissione parlamentare antimafia. Richiediamo invece anche oggi al prefetto di Vibo Valentia, Roberta Lulli, quanto già sollecitato: la massima attenzione sul Comune di Filadelfia alla luce della sentenza e dell’operazione Imponimento, posto che nell’ottobre 2021 gli organi elettivi del Comune sono stati rinnovati e gli attuali amministratori vincenti hanno goduto del sostegno politico ed elettorale della famiglia De Nisi, con il fratello del consigliere regionale Francesco De Nisi passato infatti da sindaco della precedente amministrazione comunale a vicesindaco in quella attuale. Potrà il presidente della Commissione parlamentare antimafia chiedere al prefetto di Vibo se è a conoscenza della sentenza “Imponimento” senza subire querele temerarie e infondate?
P.s.: mi continuano ad arrivare via e-mail segnalazioni, che puntualmente sottopongo a preventiva verifica, di fatti poco conformi a normativa vigente in relazione a diverse amministrazioni comunali del vibonese”.

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