mercoledì,Maggio 15 2024

Carceri, il sindacato Uspp: «Subito una riforma con il contributo di Gratteri»

Il segretario regionale Walter Campagna auspica un coinvolgimento del procuratore di Catanzaro da parte del nuovo esecutivo: «Da lui importati proposta che condividiamo pienamente»

Carceri, il sindacato Uspp: «Subito una riforma con il contributo di Gratteri»
Nicola Gratteri

«Una riforma epocale del sistema carcere per il rilancio del Corpo e dell’amministrazione penitenziaria, realizzata, magari, con il contributo diretto del procuratore Nicola Gratteri, attraverso un importante incarico assegnato dal nuovo esecutivo». È quanto auspica il segretario generale aggiunto dell’Unione sindacati di Polizia penitenziaria (Uspp) della Calabria Walter Campagna. [Continua in basso]

«Prendo spunto – scrive Campagna in una nota – delle dichiarazioni rese dal procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri nel corso di un importante incontro sul tema della legalità e della giustizia svoltosi in Irpinia, ove ha avanzato importanti proposte sul sistema delle carceri, per esprimere piena condivisione su quanto affermato. Significative sono state inoltre – prosegue il sindacalista – le parole spese dal procuratore nei confronti del personale. “Bisogna motivare la Polizia penitenziaria, ha detto Gratteri, creare nuovamente l’orgoglio del corpo di appartenenza, che è stato messo da parte e non al centro del problema carceri come i detenuti”».

«Affermazioni importanti – sostiene ancora Campagna – che dette da uno magistrato di spessore come Nicola Gratteri, riaccendono la speranza per una riforma epocale del Corpo. Le succitate questioni erano già emerse nel corso di un proficuo incontro tenutosi a Catanzaro tra i sindacati della Polizia penitenziaria e una delegazione di Fratelli d’Italia, rappresentata dalla parlamentare Wanda Ferro nonché dal consigliere regionale Antonio Montuoro, durante la quale era stata chiesta a gran voce una maggiore attenzione per il personale di Polizia penitenziaria ipotizzando un eventuale transito per la gestione dello stesso, dall’attuale Ministero della Giustizia al Ministero dell’Interno».

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