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‘Ndrangheta: la fuga e l’escalation criminale di Massimiliano Sestito

Dall’omicidio di un carabiniere a Soverato nel 1991 al delitto di Vincenzo Femia nel 2013 a Roma. Da Chiaravalle al Milanese, è caccia all’uomo in tutta Italia

‘Ndrangheta: la fuga e l’escalation criminale di Massimiliano Sestito
A destra Massimiliano Sestito
Massimiliano Sestito

E’ caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine nel tentativo di catturare Massimiliano Sestito, 52 anni, nato a Rho ma la cui famiglia è invece originaria di Chiaravalle Centrale, evaso dalla sua abitazione di Pero, nel Milanese, dove si trovava agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, misura concessa il 12 gennaio scorso dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma in accoglimento di un’istanza di attenuazione della misura cautelare avanzata dagli avvocati Salvatore Staiano e Antonio Foti. Proprio i due legali hanno presentato da tempo ricorso in Cassazione avverso la sentenza che ha inflitto a Massimiliano Sestito l’ergastolo per l’omicidio di Vincenzo Femia, fatto di sangue avvenuto a Roma nel 2013. Per altro omicidio, quello dell’appuntato dei carabinieri Renato Lio, avvenuto la notte del 20 agosto del 1991 a Soverato, Massimiliano Sestito è già stato condannato a 30 anni di reclusione. All’epoca dell’omicidio del carabiniere, Massimiliano Sestito aveva 21 anni e, fermato ad un posto di blocco insieme ai fratelli Vito e Nicola Grattà (poi uccisi a Gagliato l’11 giugno 2010), per evitare la perquisizione dell’auto non ha esitato a sparare al cuore contro il carabiniere Renato Lio, all’epoca 35enne, e poi ad impossessarsi della sua mitraglietta con cui ha risposto al fuoco aperto da altro carabiniere. La condanna all’ergastolo è arrivata nel 1993 ma in Appello a Catanzaro la pena è stata poi ridotta a 30 anni. [Continua in basso]

Il 24 gennaio 2013, quindi, l’omicidio a Roma del 67enne Vincenzo Femia. Ergastolo in primo e secondo grado per tale fatto di sangue, annullamento con rinvio in Cassazione nel settembre 2018, maggio 2019 assoluzione in appello, nuovo annullamento della Cassazione e di nuovo ergastolo in appello nell’ottobre 2021. A giorni si attendeva la nuova pronuncia della Cassazione, ma Massimiliano Sestito ha pensato di rompere il braccialetto elettronico e darsi alla fuga come già aveva fatto il 9 agosto 2013 violando la semilibertà e non facendo rientro nel carcere di Rebibbia. E’ stato poi rintracciato sulla spiaggia di Palinuro il 22 settembre 2013. (Agi)

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