venerdì,Marzo 29 2024

Truffa all’Inps, Denardo (Cgil): «La Guardia di finanza faccia i nomi»

Il segretario provinciale del principale sindacato italiano plaude al lavoro delle Fiamme gialle chiedendo al contempo chiarezza sui centri coinvolti.

Truffa all’Inps, Denardo (Cgil): «La Guardia di finanza faccia i nomi»

Un’indagine condotta dalla Guardia di finanza che ha portato alla denuncia, per truffa ai danni dell’Inps, di 21 persone tra responsabili e personale di cinque diversi Centri di assistenza fiscale (Caf) vibonesi che avrebbero sistematicamente e ripetutamente rilasciato dichiarazioni Isee a persone decedute. L’indagine in questione, non a caso denominata “Morte apparente”, ha creato non poco scalpore in città portando in molti a chiedersi quali dei tanti Caf presenti a Vibo Valentia sia effettivamente coinvolto in questa truffa i cui effettivi contorni sono ancora tutti da definire.

Domanda che si è posta anche la Cgil vibonese che, tramite il segretario provinciale Luigi Denardo, ha inteso lodare il lavoro svolto dalle fiamme gialle, chiedendo tuttavia maggiore chiarezza sui centri coinvolti al fine di assicurare massima trasparenza ed evitare equivoci. «L’indagine della Gdf di Vibo – premette Denardo – è per noi motivo di particolare apprezzamento. Non solo per ragioni di carattere etico e legale, ma anche per una particolare quanto delicata attività che afferisce alla tutela fiscale di soggetti che versano in condizioni di prevalente disagio economico e sociale».

«Dispiace, tuttavia – prosegue il segretario Denardo -, la mancata precisazione dei nominativi delle persone denunciate e degli stessi Caf indagati, perché si rischia di fare di tutta una erba un fascio e, come accaduto, assistere all’utilizzo televisivo di loghi impropri per notiziare la vergognosa truffa». Denardo ricorda come, «da oltre vent’anni i Caf sono nati con il precipuo scopo di dare ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati un’adeguata tutela nel diritto-dovere degli adempimenti fiscali e nella possibilità di rendere ai cittadini la fruibilità di beni e servizi commisurandoli alla propria capacità contributiva ed alle condizioni familiari. Come Cgil abbiamo considerato in questo una fondamentale missione sindacale intesa a tutelare i soggetti più deboli, con la garanzia di servizi efficaci, trasparenti e l’ausilio di elevate professionalità». Pertanto., l’auspicio di Denardo è che «quanto accaduto a Vibo Valentia, grazie al mirato lavoro della Guardia di finanza, possa portare a smantellare quelle gestioni societarie i cui scopi non hanno certamente finalità sociali per tutelare i cittadini, quanto interessi di lucro e di frodi allo Stato».

Articoli correlati

top