giovedì,Maggio 9 2024

Capo Vaticano: carenze igieniche e irregolarità in un lido di Grotticelle, sanzioni e denunce

Polizia e Guardia costiera hanno anche rilevato l'abusiva occupazione di 150 metri di spiaggia pubblica

Capo Vaticano: carenze igieniche e irregolarità in un lido di Grotticelle, sanzioni e denunce
foto di repertorio

Nel corso di intensificati servizi disposti dal questore di Vibo Valentia e dedicati al costante controllo della legalità nello svolgimento delle attività nelle strutture ricettive del Vibonese, la Squadra Mobile, i poliziotti del Posto fisso di Tropea – in sinergia operativa con la Capitaneria di Porto, la Guardia Costiera e l’Asp – hanno effettuato un approfondito controllo nei confronti di una struttura ricettiva situata a Ricadi, precisamente a Capo Vaticano, sulla spiaggia di Grotticelle. Nel corso delle verifiche presso la struttura Onda blu, con stabilimento balneare sulla spiaggia, sono emerse criticità di tipo igienico-sanitario nella cura degli ambienti, ed in particolare la gestione della postazione di primo soccorso posizionata sulla spiaggia, la quale presentava un’igiene carente ma anche prodotti e medicinali – come le bombole dell’ossigeno – scaduti da anni, in tal modo esponendo a rischio i bagnanti presenti nello stabilimento. Per le criticità emerse sono state imposte diverse prescrizioni che dovranno essere osservate in tempi ristretti oltre ad essere stata elevata una sanzione amministrativa di oltre mille euro. Contestualmente sono stati notificati provvedimenti sanzionatori per oltre 600 euro a causa di reiterate violazioni delle ordinanze del sindaco di Ricadi. Nel corso del sopralluogo è emersa anche l’abusiva occupazione del suolo pubblico demaniale, venendo infatti occupati 150 metri di spiaggia pubblica oltre i 100 metri che gli erano stati concessi. Il titolare è stato pertanto denunciato all’autorità giudiziaria. Accertate infine svariate violazioni ad ordinanze emesse dalla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia in ordine alla sicurezza balneare – nonché l’inidoneo ancoraggio di un gommone in zona riservata alla balneazione – per le quali sono state elevate sanzioni pecuniarie per circa 1.500 euro. Il titolare della struttura è Mario Incoronato.

++ In relazione a quanto sopra dagli avvocati Gianluca Policaro e Alessio Di Prima riceviamo e pubblichiamo: “Facciamo riferimento all’articolo riguardante il nostro assistito, sig. Mario Incoronato, nel quale vengono riportate una serie di circostanze e violazioni sconosciute allo stesso titolare della struttura balneare denominata Onda Blu. Quanto riportato nell’articolo oggetto di replica risulta essere falso e non combaciante in alcun modo con quanto effettivamente verificatosi nella giornata del 24 agosto 2023, ove si, il lido Onda Blu è stato destinatario di un controllo interforze, ma con esiti del tutto diversi da quelli riportati nell’articolo in replica. Si precisa, che il contingente interforze era composto da numerose persone di autorità diverse alle quali il sig. Incoronato Mario nonostante l’età avanzata è riuscito a far fronte alle molteplici richieste di documentazione e chiarimenti in modo preciso e puntuale. Senza entrare nel inerito delle accuse mosse a carico del nostro patrocinato, delle quali lo stesso ha avuto contezza solo a mezzo stampa, rappresentiamo sgomenti che quanto accaduto ha dell’inverosimile! E’ assurdo ed ingiustificabile che il sig. Incoronato Mario, noto imprenditore nel settore turistico di Ricadi, sia venuto a conoscenza di essere stato denunciato per l’abusiva occupazione del suolo pubblico demaniale, sull’errato presupposto di aver occupato 150 metri di spiaggia pubblica oltre i 100 metri che gli erano stati concessi. Possiamo affermare, senza dubbio di smentita, che il sig. Incoronato Mario ha sempre svolto la sua attività nel pieno rispetto della legge, con l’unico intento di valorizzare le eccellenze del nostro territorio. Il nostro assistito, quando avrà contezza di eventuali atti di indagine sarà pronto a rispondere nelle sedi opportune alle accuse mosse nei suoi confronti; Sin qui la replica degli avvocati Gianluca Policaro e Alessio Di Prima per conto del loro assistito Mario Incoronato. Per parte nostra ci limitiamo ad osservare di esserci limitati a dare conto di un comunicato stampa della Polizia di Stato proveniente dalla Questura di Vibo Valentia.

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