domenica,Novembre 3 2024

‘Ndrangheta: estorsioni a Vibo da parte dei clan, al via il processo

Nel mirino le ditte impegnate nella raccolta dei rifiuti, nel rifacimento delle facciate dei palazzi e nella costruzione del nuovo ospedale. Indagini dei carabinieri e della Guardia di finanza con il coordinamento della Dda di Catanzaro

‘Ndrangheta: estorsioni a Vibo da parte dei clan, al via il processo
a sinistra Francesco Antonio Pardea, a destra Domenico Macrì, Michele Manco e Salvatore Morelli
Andrea Mantella

Si è aperto oggi dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia il dibattimento del procedimento penale nato da un’inchiesta della Dda di Catanzaro che mira a far luce su una serie di estorsioni in città – consumate o tentate, ma tutte aggravate dalle modalità mafiose – ai danni delle ditte impegnate nella raccolta dei rifiuti, nel rifacimento delle facciate dei palazzi e nella costruzione del nuovo ospedale. Il Collegio presieduto dal giudice Tiziana Macrì dopo l’apertura del dibattimento ha ammesso i mezzi istruttori chiesti dalla pubblica accusa e dai difensori degli imputati, procedendo poi a conferire l’incarico ad un perito per la trascrizione delle intercettazioni poste a sostegno dell’impianto accusatorio. Il perito ha chiesto 60 giorni di tempo per il deposito delle trascrizioni delle intercettazioni. Questi gli imputati: Domenico Macrì, detto “Mommo”, 39 anni, di Vibo (detenuto e condannato in Rinascita Scott in apello a 19 anni e 10 mesi con il rito abbreviato); Michele Manco, 35 anni, di Vibo Valentia (detenuto per tale procedimento); Domenico Camillò, 29 anni, di Vibo Valentia; Andrea Mantella, 51 anni, di Vibo Valentia (collaboratore di giustizia); Salvatore Mantella, 49 anni, di Vibo Valentia; Vincenzo Mantella, 37 anni, di Vibo Valentia (condannato in appello a 12 anni in Rinascita Scott); Francesco Antonio Pardea, 37 anni, di Vibo Valentia (condannato in appello a 20 anni in Rinascita Scott); Salvatore Morelli, 40 anni, di Vibo Valentia; Andrea Ruffa, 29 anni, di Vibo Valentia (detenuto per tale procedimento); Domenico Serra, 31 anni, di Vibo Valentia (detenuto per tale procedimento).

Le accuse e le estorsioni

Domenico Camillò

L’inchiesta offre uno spaccato sul controllo esercitato dalla criminalità organizzata nel settore della raccolta dei rifiuti nel comune di Vibo Valentia con estorsioni alle ditte incaricate della raccolta come la Ased srl e la Dusty srl, il cui responsabile all’epoca era Gregorio Farfaglia. Tredici i capi di imputazione contestati dalla Dda di Catanzaro. In particolare, le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo e della Guardia di finanza fanno luce su diversi episodi estorsivi – aggravati dalle modalità mafiose – commessi a Vibo Valentia fra il 2009 e il 2022. L’inchiesta si è avvalsa anche del contributo dei collaboratori di giustizia Andrea Mantella e Bartolomeo Arena. Sono state ricostruite: un’estorsione commessa nel 2009 ai danni un’impresa edile impegnata in lavori di movimento terra e riqualificazione urbana, per un ammontare di ventimila euroun’estorsione commessa tra il 2015 e il 2017 all’impresa aggiudicataria della raccolta dei rifiuti urbani, per una cospicua somma di denaro (nel medesimo contesto il 20 aprile 2016 la ditta ha subito l’incendio di autocompattatore il cui autista veniva minacciato con una pistola); quattro tentate estorsioni ai danni di altrettante ditte (una delle quali aggiudicataria nel 2018 della raccolta dei rifiuti urbani di Vibo Valentia; una impegnata nel 2020 nei lavori di costruzione del nuovo ospedale di Vibo; mentre le altre impegnate dal 2021 al 2022 in lavori di riqualificazione di edifici – ecobonus 110%). La seconda udienza del processo è stata fissata per il 29 gennaio prossimo. Hanno invece scelto il rito abbreviato Bartolomeo Arena, 47 anni, di Vibo Valentia, e Michele Pugliese Carchedi, 38 anni, anche lui di Vibo Valentia.

Gli avvocati impegnati nel collegio di difesa sono: Walter Franzè (per Michele Manco), Giovanna Fronte (per Bartolomeo Arena), Stefano Luciano (per Domenico Macrì), Guido Contestabile e Salvatore Pronestì (per Domenico Camillò), Manfredo Fiormonti (per Andrea Mantella), Vincenzo Brosio (per Andrea Ruffa), Giuseppe Di Renzo (per Domenico Serra), Diego Brancia (per Salvatore Mantella), Giovanni Vecchio e Giuseppe Di Renzo (per Salvatore Morelli), Salvatore Staiano e Raffaele Manduca (per Michele Pugliese Carchedi), Diego Brancia e Renzo Andricciola (per Francesco Antonio Pardea), Diego Brancia (per Vincenzo Mantella). 

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