domenica,Maggio 12 2024

Duplice omicidio in Toscana: il gip convalida l’arresto del vibonese La Scala

La svolta nelle indagini dalle tracce di sangue e dal dna in casa dei due anziani uccisi e poi bruciati. Il 46enne, che non avrebbe restituito un prestito di 50mila euro, cercava denaro e gioielli

Duplice omicidio in Toscana: il gip convalida l’arresto del vibonese La Scala
Il palazzo di Giustizia di Firenze e nel riquadro Antonino La Scala e Umberto Della Neve
Antonino La Scala

E’ stato convalidato dal gip, Angelo Antonio Pezzuti, il fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Firenze nei confronti di Antonino La Scala (detto Antonello), 46 anni, di Vibo Valentia, accusato dei reati di omicidio volontario aggravato, rapina aggravata, tentativo di occultamento di cadavere e danneggiamento seguito da incendio. Il 5 dicembre scorso è accusato di aver ucciso a Osteria Nuova – frazione del comune di Bagno a Ripoli – Umberto Della Nave e la moglie Dina Del Lungo, di 83 e 81 anni, la cui abitazione è stata poi incendiata nel tentativo di cancellare le tracce del delitto. Umberto Della Nave sarebbe stato barbaramente picchiato e poi abbandonato tra le fiamme, mentre la moglie sarebbe stata strangolata.

Le ulteriori novità dalle indagini

Dall’attività investigativa che ha permesso ai carabinieri di risalire sino al vibonese Antonino La Scala (con precedenti per narcotraffico) emerge quindi che La Scala avrebbe ricevuto un prestito da Umberto Della Nave per la somma di 50mila euro. Antonino La Scala non solo non avrebbe restituito il denaro ma quando si è presentato il 5 dicembre a casa di Umberto Della Nave cercava altri soldi e gioielli. Avrebbe per questo minacciato l’anziano con un coltello alla gola sino ad ucciderlo. I carabinieri hanno trovato nella cassaforte dell’abitazione denaro in contanti per 25mila euro e diversi gioielli. La svolta nelle indagini si è avuta dal ritrovamento da parte dei carabinieri delle banconote macchiate di sangue sul retro della casa e dalle ricevute del prestito trovate nell’abitazione insieme all’agenda dove l’anziano segnava le uscite di denaro. Nel rovistare la casa alla ricerca della cassaforte, Antonino La Scala si sarebbe ferito con un bicchiere lasciando tracce di sangue ovunque. Dal dna e da altri elementi, i carabinieri sono risaliti a lui bloccandolo martedì al volante di un’Audi A4 (acquistata di seconda mano con il denaro del prestito da 50mila euro) con due valigie nel cofano. L’incendio dell’abitazione sarebbe stato quindi appiccato da La Scala per sviare le indagini e simulare un incidente domestico. Umberto Della Neve aveva prestato a La Scala anche una motocicletta, con il commerciante che la scorsa estate aveva segnalato ai carabinieri la mancata restituzione di diecimila euro, ma non era poi andato avanti con la denuncia all’atto della restituzione della moto.

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