Resta agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico Roberto Franzè, 52 anni, di Nardodipace, tratto in arresto per una tentata rapina pluriaggravata ai danni del caveau della società “Vedetta 2 Mondiapol” sito a Calcinatello, in provincia di Brescia, nonché per i reati di furto e di detenzione di armi. Il “colpo” se fosse andato a segno avrebbe potuto fruttare ai banditi 80 milioni di euro. Venne sventato in tempo reale dai reparti speciali dei carabinieri, quando i rapinatori erano già armati di tutto punto e si stavano preparando. Con sentenza del 19 luglio scorso, Roberto Franzè – al termine di un processo con rito abbreviato che gli è valso uno sconto di pena pari ad un terzo – è stato condannato alla pena di 3 anni, oltre ad una multa. Il 26 luglio scorso, quindi, lo stesso Franzè si è visto respingere dal Tribunale di Brescia la richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare dei domiciliari. Da qui il ricorso in Cassazione che ha confermato la decisione del giudice di Brescia ritenendo persistente del pericolo di fuga.  

LEGGI ANCHE: Pistola e stupefacente nel borsone, lascia il carcere 38enne di Ricadi

Armi e munizioni nel sottoscala a Vibo, condannato un collaboratore di giustizia

Narcotraffico internazionale: rigettato in Cassazione il ricorso di Giuseppe Topia