lunedì,Aprile 29 2024

‘Ndrangheta: l’interesse dei Mancuso per gli hotel e le forze dell’ordine al servizio del clan

Il racconto del collaboratore Emanuele Mancuso sulle strutture di Joppolo e Nicotera tra trattamenti di favore e rapporti “riservati”

‘Ndrangheta: l’interesse dei Mancuso per gli hotel e le forze dell’ordine al servizio del clan
Il Cliffs Hotel di Joppolo e nei riquadri Emanuele Mancuso e Assunto Megna
Luigi Mancuso

Villaggi turistici a disposizione del clan Mancuso e alcuni esponenti delle forze dell’ordine infedeli e per questo allontanati dagli stessi corpi di appartenenza. Sono diversi i racconti del collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso finiti agli atti del maxiprocesso nato dalle operazioni antimafia denominate Maestrale-Carthago, Olimpo ed Imperium. Per quanto mi è stato riferito, alcuni appartenenti delle forze dell’ordine ci avevano messo al corrente di una telecamera montata nei pressi della chiesa ove si doveva celebrare il matrimonio di Teresa Mancuso. E fu sempre in quel frangente – il matrimonio di Teresa Mancuso – che Pasquale Gallone ed il figlio grande, dopo essersi recati in chiesa hanno fatto rapidamente ritorno alla propria abitazione, rientrandovi attraverso un ingresso posto sul retro. Ciò al fine di verificare se quella circostanza veniva sfruttata dalle forze dell’ordine – ha fatto mettere a verbale Emanuele Mancuso – per installare delle videocamere e microspie. Stratagemma che, effettivamente, funzionava, in quanto, per quel che mi è stato raccontato, i Gallone notavano degli appartenenti alle forze dell’ordine che si recavano presso la loro abitazione”. Teresa Mancuso è la figlia (non indagata) del boss di Limbadi Luigi Mancuso. Pasquale Gallone è invece ritenuto il braccio-destro di Luigi Mancuso e per questo condannato a 19 anni e 8 mesi in appello nel processo Rinascita Scott (troncone con rito abbreviato). “So che all’hotel Cliffs ha festeggiato il proprio matrimonio anche un carabiniere che ha prestato servizio in alcune Stazioni del Vibonese, ricevendo un trattamento di favore”. Emanuele Mancuso indica anche il nome di battesimo del carabiniere e le Stazioni dove ha prestato servizio, aggiungendo poi che “anche altri appartenenti alle forze dell’ordine si recavano presso quella struttura ottenendo trattamenti di favore”. Il collaboratore di giustizia indica quindi un maresciallo che ha prestato servizio in alcuni paesi della costa vibonese e che era sposato “con un’amica intima della figlia di Pasquale Gallone, braccio-destro di Luigi Mancuso”. Secondo le risultanze investigative dell’operazione Imperium, l’Hotel Cliffs di Joppolo e la sua conduzione sarebbe da ultimo finita nelle mani di Assunto Megna, 66 anni, di Nicotera Marina, cognato del boss Pantaleone Mancuso (“Scarpuni”) e padre dell’ultimo collaboratore di giustizia Pasquale Megna.

Il clan Mancuso e l’interesse per hotel e villaggi

Assunto Megna

“Assunto Megna molto spesso si prestava a cambiare assegni a vantaggio della mia famiglia – anche a me personalmente – oltre a condividere con i Mancuso i ricavi dell’hotel Cliffs di Joppolo che – ha riferito Emanuele Mancuso – senza l’appoggio del clan non avrebbe certamente potuto ottenere. Oltre a ciò, Megna ci consentiva di consumare pasti e di pernottare liberamente presso il Cliffs senza pagarne il prezzo. Ad esempio, ogni volta che io e i miei familiari ci recavamo presso quell’albergo, a mangiare o a dormire, non dovevamo corrispondere alcuna somma di denaro. Invero non si può nemmeno dire che fosse un trattamento di favore, era proprio come se il villaggio fosse il nostro. Lo stesso – ha aggiunto Emanuele Mancuso – capitava a Nicotera Marina presso il Sayonara Beach e il Sayonara Club: anche presso quelle strutture eravamo trattati proprio come se ne fossimo i proprietari. E ciò senza che dovessimo riferire alcunché: erano i dipendenti della struttura che non si avvicinavano proprio per chiedere denaro. A sua volta Tinuccio era a disposizione della mia famiglia per l’assunzione di dipendenti presso le strutture che gestiva. Ad esempio, ricordo che una volta, nell’anno 2010/2011, chiedevo a Tinuccio di assumere Nency Vera Chimirri come barista presso il Sayonara Beach; richiesta che veniva prontamente eseguita”. La Chmirri, di Capistrano, è l’ex compagna di Emanuele Mancuso.

La Dda sul Cliffs Hotel

l’hotel Cliffs a Joppolo

“La figura di Assunto Megna e la sua capacità decisionale relativamente all’Hotel Cliffs ubicato a Joppolo – ha evidenziato la Dda di Catanzaro – si manifestava palesemente nella conversazione telefonica intrattenuta in data 3 maggio 2017 con il tecnico incaricato di curare le formalità per la concessione in gestione o fitto degli immobili per conto dell’Istituto Diocesano – Clero Diocesi di Mileto Nicotera. Dai preliminari accertamenti eseguiti è stato possibile appurare – spiega ancora la Procura distrettuale – come il terreno su cui sorge la struttura ricettiva dell’Hotel Cliffs sia stato di proprietà dell’ente ecclesiastico sino alla data del 22 ottobre1999 per poi essere acquisito dal Comune di Joppolo. Dalle captazioni è verosimile che Assunto Megna abbia avanzato una proposta di acquisto ovvero affitto di un terreno adiacente alla struttura alberghiera del Cliffs da utilizzare per realizzare qualche servizio annesso, verosimilmente una spiaggia per i clienti dell’hotel”. Megna sarebbe stato così direttamente contattato dal tecnico dell’Istituto Diocesano di Mileto che gli comunicava l’esito della riunione tenuta dal Consiglio ecclesiale concordando un incontro per la stipula del contratto di fitto. Il dato investigativo di interesse – sottolinea la Dda – è rappresentato ancora una volta dal fatto che Assunto Megna è il soggetto direttamente interessato e riconducibile alla vicenda Hotel Cliffs oltre che soggetto investito di ampio potere decisionale”. Da successive captazioni si apprendeva che la Diocesi di Mileto aveva poi concesso l’affitto del terreno adiacente al Cliffs Hotel. “Il terreno, tuttavia, per essere adibito a spiaggia a disposizione dei clienti della struttura alberghiera aveva bisogno di specifici lavori per i quali veniva annualmente richiesta una Scia al Comune di Joppolo”.

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