sabato,Ottobre 5 2024

È morto il prof Fausto Raniti, il Gagliardi di Vibo in lutto per la scomparsa del docente

I funerali nel pomeriggio nella sua San Gregorio d’Ippona ma prima il suo feretro verrà portato per un ultimo saluto nella sua scuola

È morto il prof Fausto Raniti, il Gagliardi di Vibo in lutto per la scomparsa del docente
Fausto Raniti

L’Ipseoa E. Gagliardi in lutto per la perdita del prof Fausto Raniti. «Istituzione della scuola e insigne docente che ha dedicato la sua vita professionale e umana alla formazione di tantissimi studenti portandoli nella eccellenza dell’enogastronomia a livello nazionale». Si legge nella lettera di cordoglio della dirigente Eleonora Rombolà a nome di tutta la scuola di Vibo valentia.

Il docente ha lottato strenuamente contro una grave malattia. I funerali nel pomeriggio nella sua San Gregorio d’Ippona, Chiesa di San Gregorio Magno, alle 17. Ma prima, alle 13, il suo feretro verrà portato per un ultimo saluto nella sua scuola, l’Istituto Gagliardi di Vibo Valentia, dove era considerato una istituzione. Ad attenderlo ci sarà tutto il personale scolastico, e rimarrà fino alle 16.

«Il prof Fausto Raniti ha lasciato una eredità umana, professionale e un patrimonio di valori che resteranno scolpiti nella memoria di tutti coloro che lo hanno conosciuto, incontrato sia nella veste di docente, di “maestro”, che di amico. Si può senz’altro affermare, senza retorica, che è stato una istituzione per l’Ipseoa “Gagliardi” – si legge ancora nella lettera -. Fausto Raniti ha vissuto nella scuola per la scuola ma formando i suoi ragazzi per la vita: sotto il profilo professionale ma soprattutto umano. Così carico di valori etici e morali li ha saputi trasmettere con naturalezza, con semplicità, nella sua proverbiale simpatia e generosità e rigore, con equilibrio e sapienza. Ma da quando è entrato nel tunnel del terribile male, ha anche dimostrato di affrontarlo in modo stoico e non ha mai fatto trapelare un filo di angoscia. Era una delle tante sfide che purtroppo, in questo caso, non ha vinto, al contrario dei tantissimi concorsi dove ha portato alle vette nazionali diversi studenti dell’Ipseoa Gagliardi, riuscendo a stabilire un primato assoluto per un istituto alberghiero in Italia: come la vittoria, nel concorso più prestigioso di enogastronomia (“Basilicata a tavola”) per ben tre anni di fila tre studentesse, facendoli entrare nel prestigioso “Albo delle eccellenze d’Italia”, riconosciuto dal Miur e inserite nella piattaforma Indire».

Sono tantissimi le affermazioni e i riconoscimenti di cui è stato artefice, vissuti sempre con umiltà, come se rientrasse nella “normalità” far eccellere professionalmente i suoi discenti e se stesso. È un coro unanime di cordoglio tra colleghi, personale scolastico e studenti. Da quando ha avuto un improvviso malore mentre stava uscendo da scuola (a gennaio), tutti hanno sperato che potesse ritornare presto a riprendere il suo ruolo di fiduciario della dirigente Eleonora Rombolà, fondamentale punto di riferimento per l’istituto per la sua grande esperienza ma soprattutto per il suo saggio giudizio nel dare soluzioni illuminanti alle diverse problematiche. La scomparsa di Fausto Raniti è una grande perdita per la Scuola e per il mondo della enogastronomia non solo a livello regionale ma anche nazionale. Diversi e importanti i titoli academici, le onorificenze di cui è stato insignito nelle categorie professionali. Ma al di là di questi titoli, l’uomo Fausto Raniti ha saputo donare con spontanea generosità il suo amore per la vita e per la scuola, con passione, impegno, dedizione agli altri, con la giusta dove di allegria e un sentimento che resterà impresso a futura memoria nelle aule, nei laboratori e nelle sale dove ha potuto comunicare la sua dottrina umana e professionale.

Commovente il messaggio di cordoglio che la Ds Eleonora Rombolà a nome di tutta la Scuola ha rivolto per la scomparsa del compianto prof Fausto Raniti: «Addolorata ne piange le umane virtù e le professionali qualità. Uomo di scuola e riconosciuto professionista ha contribuito alla formazione di generazioni di allievi, che sottratti alle angustie del territorio, venivano consegnati a vite lavorative di fortune e successo. Pietra miliare dell’Istituto, che ha contribuito a radicare nel territorio, è stato il riferimento quotidiano di Colleghi e Maestranze, tutte sempre nel rispetto gerarchico e nell’ossequio delle funzioni. Senza fare onta a modestia o umiltà ha scalato i vertici dell’Associazione Professionale dei Maitres contribuendo all’orgoglio ed al prestigio dell’Istituto e dei suoi membri. Mancherà alla scuola, mancherà al Territorio tutto. Con l’impegno di non disperdere il patrimonio di insegnamenti e capacità che ha profuso senza riserve e con caritatevole altruismo e generosa nobiltà».

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