venerdì,Ottobre 11 2024

Turismo con le mani… in pasta: anche un tour operator americano alla full immersion in un’azienda agricola del Monte Poro

Nell’ambito del progetto Visit Mediterraneo, l'oleificio San Martino di Limbadi ha ospitato 35 persone alla scoperta delle tradizioni locali. Tra i laboratori creati anche quello dedicato a fileja e biscotti

Turismo con le mani… in pasta: anche un tour operator americano alla full immersion in un’azienda agricola del Monte Poro
Un momento del tour esperienziale

In occasione della Giornata mondiale del turismo, il fondatore del progetto Visit Mediterraneo, Enzo Scordo, ha organizzato un’attività esperienziale di grande successo presso l’oleificio San Martino di Limbadi nell’area rurale del Monte Poro. «L’evento – ci ha fatto sapere Scordo – ha visto la partecipazione di 35 persone, tra cui un importante tour operator del Nord America, desiderosi di scoprire le tradizioni locali». La giornata, coordinata dallo stesso Scordo, ha offerto agli ospiti una farm experience immersiva. «I partecipanti – ha spiegato Scordo – sono stati accolti nella splendida cornice rurale tra Rombiolo e Limbadi, dove hanno potuto vivere un’esperienza autentica e tradizionale del territorio».

Il laboratorio di pasta artigianale

Le attività principali della giornata «hanno incluso un laboratorio di pasta artigianale, esperienze pratiche sull’olio e le olive, e un avvicinamento agli strumenti della tradizione. Queste attività – ha specificato Scordo – hanno permesso ai partecipanti di immergersi completamente nella cultura enogastronomica locale, celebrando il World tourism day 2024 all’insegna del turismo esperienziale ed enogastronomico. Visit Mediterraneo – ha poi aggiunto il suo fondatore – basa la propria vision aziendale sulla promozione delle nostre tradizioni, in un’ottica sostenibile, responsabile ed autentica. La giornata del 27 settembre è stata vissuta in maniera memorabile da tutti, partecipanti e organizzatori. Credo fermamente che queste attività possano essere un volano per lo sviluppo territoriale», ha evidenziato Scordo.

Il momento spirituale di avvicinamento dell’uomo alla natura

«Il nostro progetto di creazione e promozione delle food experiences continuerà a valorizzare il nostro patrimonio enogastronomico e culturale. Un sincero ringraziamento a Carmela Arena, Emanuele Pata e a tutto il loro staff per la calorosa accoglienza e la professionalità dimostrata». L’evento ha dunque dimostrato come «il turismo esperienziale – ha poi concluso Scordo – possa essere un potente strumento per la promozione e lo sviluppo delle aree rurali, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di connettersi con le tradizioni e la cultura locale».

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